Rifiuti, Corte Ue boccia il decreto del governo Renzi sugli inceneritori

 

La Corte di Giustizia europea condanna in modo definitivo il Governo Italiano sugli inceneritori, bocciando il Decreto attuativo dell’Articolo 35 dello Sblocca Italia del Governo Renzi per mancanza di Valutazione Ambientale Strategica.

L’ art. 35 del decreto “Sbloccaitalia” (ora L. 164/2014) spianava la strada a nuovi impianti di incenerimento nelle zone “carenti” (centro e sud) e alla “libera” circolazione dei rifiuti urbani e assimilati nelle zone con sovracapacità impiantistica (parte del Nord), il tutto precisato e dettagliato nel successivo DPCM 10.08.2016.

Ora acceleriamo il recepimento delle direttive europee verso una vera economia circolare”, commenta l’on. Salvatore Micillo, sottosegretario di Stato all’ambiente.

Accolgo con soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia Europea che boccia il decreto attuativo dello Sblocca Italia per mancanza di VAS.

È un esito che dà ragione a quanto diciamo da anni, arginando il pericolo di nuovi inceneritori sul territorio nazionale.

Gli inceneritori – continua Micillo – sono una tecnologia obsoleta e nociva, che appartiene al passato e a quel sistema di economia lineare che noi stiamo abbandonando, in virtù di una circolarità delle risorse, basata sul riuso-riciclo-recupero di materia.

Ora acceleriamo il recepimento delle direttive europee verso una vera economia circolare”.

(Articolo pubblicato con questo titolo l’8 maggio 2019 sul sito online di “ItaliaAmbiente”)

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