Le prese di posizione dei Comuni in tutta Italia contro il decreto legge “Sblocca Italia”: i Sindaci dell’Area Programma del Vulture Alto Bradano (Regione Basilicata)

Immagine.logo Regione Basilicata Iniziamo il primo di una serie di articoli finalizzati a far conoscere quali e quanti sono stati i Comuni che hanno assunto una netta presa di posizione contro il Decreto Legga “Sblocca Italia”.

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I Sindaci dei Comuni di Craco (in provincia di Matera) e di Brindisi di Montagana (in provincia di Potenza) sono stati fra i primi ad assumere il 12 ottobre 2014 una chiara presa di posizione dei Sindaci lucani contro il Decreto Legge “Sblocca Italia”.

 Immagine.Riunione a Craco

Quel giorno hanno deciso di venire a protestare mercoledì 15 ottobre 2014 davanti a palazzo di Montecitorio assieme ad associazioni e comitati per mostrare la “Basilicata dal volto pulito”, spesso costretta a subire decisioni calate dall’alto da Potenza, così come da Roma.

 Immagine.Basilicata dal volto pulito

Dopo Craco e Brindisi di Montagna, anche i sindaci dell’Area Programma del Vulture Alto Bradano si sono riuniti in assemblea permanente il 13 ottobre 2014 a Palazzo San Gervasio.

 Immagine.Sindaci riunuti del Vulrtura Alto Bradano

Hanno raccolto le istanze dei cittadini, delle comunità e delle associazioni Futura, Intercomanale Lucania, Comitato Diritto alla Salute che hanno sottoscritto un Documento comune, propedeutico all’approvazione da parte delle amministrazioni comunali dell’area nord di delibere comunali che impegnano il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ad impugnare con urgenza e senza esitazioni il decreto legge n. 133/2014 “sblocca Italia” entro il 12 novembre prossimo.

 Immagine.Vulture Alto Bradano

Comuni interessati dall’Area Programma Vulture Alto Bradano

Sono state prese decisioni contro le istanze di permesso di ricerca idrocarburi in località “Palazzo” e “La Bicocca”, contro lo “Sblocca Italia” e contro il ciclopico impianto “solare termodinamico” della Teknosolar Italia ” S.r.l. alimentato da sole e gas metano.

Immagine.Vulture del 16 ottobre 2014

Tra le altre decisioni prese, c’è stata la diffida alle società petrolifere ad attuare i loro programmi di ricerca nel Vulture Alto Bradano e in Basilicata, per i quali si paventano danni all’ambiente ed all’immagine di un territorio vocato al turismo ed all’agricoltura di qualità ed una giornata di mobilitazione nella prossima settimana.

Immagine.Mappa petrolifera in Basilicata

Su 18 Sindaci presenti, ben 17 hanno votato favorevolmente le Delibere sottoposte alla firma, diffidando le società proponenti e chiedendo che il Decreto Legge “Sblocca Italia” decada.

Due corpose delibere con le quali, tra l’altro, hanno mostrato la loro ferma e decisa volontà di continuare sulla strada del Patto Val D’Ofanto che il 7 maggio 2014 ha visto firmatari 51 Comuni delle regioni Basilicata, Campania e Puglia al fine di affermare un disegno di sviluppo basato sul Bioregionalismo che prevede il rispetto del paesaggio rurale, delle tradizioni agroalimentari, delle disposizioni in materia di sostegno del settore agricolo oltre che incentivare le rinnovabile (termiche ed elettriche) purché queste, se previste in area agricola, siano concepite a sostegno del settore agricolo e non in sostituzione del medesimo.

È intervenuto anche l’Assessore regionale all’agricoltura Michele Ottati che recentemente ha manifestato un netta contrarietà all’attività della TOTAL (Tempa Rossa).

 Immagine.Ottati. png

Michele Ottati

Immagine.Permesso Total Tempa

Immagine.Basilicata del 16 ottobre 2014

Un risultato unico nella Regione Basilicata.

In genere le Delibere hanno riguardato sempre e solo i singoli Comuni e non tutti i Comuni di un’intera Area qual è quella del Vulture Alto Bradano.

È stato dichiarato inoltre lo stato di agitazione delle popolazioni del Vulture – Alto Bradano, con ulteriori iniziative pubbliche da concordare assieme agli altri 131 sindaci e comunità della Basilicata per un chiaro no ai disegni governativi di spoliazione della regione attraverso l’attuazione di un programma energetico che è concepito per favorire i grandi interessi delle compagnie minerarie.

 

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