Ecoreati: Guariniello, legge non evita casi Eternit

 

(ANSA del 20 maggio 2015, ore 19:53) – “Sappiamo bene che uno dei punti che ha destato le maggiori preoccupazioni delle imprese riguarda il cosiddetto ravvedimento operoso. E in particolare i tempi di realizzazione delle bonifiche dei siti inquinati. Ma dico che siamo di fronte a una riforma di sistema e, come per altre portate avanti da questo governo, c’è l’intenzione di effettuare un rodaggio e un successivo tagliando“.

Lo dice al Sole 24 Ore, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che all’indomani dell’approvazione della legge sugli Ecoreati aggiunge: “Nulla esclude un ulteriore intervento su questo tema se, nella pratica, qualcosa non risulterà funzionale rispetto agli obiettivi che ci siamo dati“. Ma il pm delle inchieste contro la multinazionale dell’amianto Eternit, Raffaele Guariniello boccia la nuova legge sui reati ambientali perché non impedisce che si verifichino casi come quello della prescrizione del processo Eternit.

I tempi della prescrizione sono stati allungati, ma la formulazione del reato è rimasta la stessa” ha detto il magistrato in servizio a Torino.

 Immagine.Guariniello

Raffaele Guariniello

Il presidente del Consiglio rivendica “un’altra firma, pesante. Diventa legge la norma sui reati ambientali, per la prima volta nella storia della Repubblica. È un atto promesso insieme ad Andrea Orlando, Pina Picierno, Chiara Braga e Francesco Nicodemo durante la visita in terra dei fuochi, prima uscita da segretario nazionale del Pd“.

In un post su Facebook con la fotografia nella quale firma la legge sugli ecoreati, Matteo Renzi scrive che è “un atto che dedichiamo alla signora Romana di Casale Monferrato, lei sa perché. Un atto che nasce da tanti parlamentari, non solo del Pd, prima firma Ermete Realacci“.

E per Realacci “la legge sugli ecoreati votata ieri dal Parlamento dimostra che l’Italia sta cambiando pagina e in meglio.

È una legge che difende con maggiore efficacia l’ambiente e la salute dei cittadini; mira a colpire l’economia illegale e criminale e a garantire quella pulita, che è la gran parte dell’Italia che punta su bellezza, qualità e innovazione“.

La legge, aggiunge il presidente della Commissione VIII Ambiente della Camera e primo firmatario della legge sugli ecoreati “nasce da un lavoro comune del Parlamento su una mia prima proposta e da quelle dei colleghi Micillo (M5S) e Pellegrino (Sel) ed è importante che sia stata votata da una maggioranza molto ampia. Tutti quelli che hanno votato il testo – ha osservato – hanno interpretato il giusto spirito dell’art.54 della Costituzione secondo il quale chi svolge funzioni pubbliche le deve svolgere con ‘disciplina e onore’. Un articolo troppo speso calpestato dalla cattiva politica“.

Dal Pd il presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sui Rifiuti, Alessandro Bratti, lancia un appello ad “andare avanti nella battaglia contro i delitti a danno dell’ambiente approvando al più presto il provvedimento sulle Agenzie ambientali, fermo a Palazzo Madama“.

Per il Movimento 5 Stelle il componente del direttorio Roberto Fico sottolinea che per ottenere questo risultato, cioè l’approvazione della legge sugli ecoreati, “la ricetta è meno governo più Parlamento“, mentre Luigi Di Maio su Fb afferma: “Stiamo cambiando l’Italia e dicono che siamo ancora quelli del NO“.

Il deputato pentastellato Salvatore Micillo ribadisce che “abbiamo dimostrato di essere una squadra forte che sa dialogare“.

Ma l’attivista del M5s, docente di Filosofia del Diritto all’Università di Genova, Paolo Becchi contesta che “la legge sugli ecoreati è un compromesso al ribasso del M5S con il PD e Sel. Dalla ‘rivoluzione’ al ‘piutost che nigot, l’è mej piutost’“.

 

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