Tutto sui nuovi prodotti alimentari

 

Tutto sui nuovi prodotti alimentari

 

Il recente regolamento UE sui nuovi prodotti alimentari ha l’obiettivo di offrire ai consumatori una scelta più ampia di prodotti alimentari  e un contesto più favorevole affinché l’industria agroalimentare — il secondo principale settore di impiego in Europa — possa beneficiare dell’innovazione, fattore positivo per la crescita e l’occupazione.

Cosa si intende per nuovi prodotti alimentari?  

Un nuovo prodotto alimentare è un alimento che non veniva consumato in misura significativa nell’UE prima del maggio 1997 (data in cui è entrata in vigore la prima normativa sui nuovi prodotti alimentari).

Può trattarsi di prodotti alimentari nuovi e innovativi o derivati dall’applicazione di nuovi processi di produzione e tecnologie, nonché di alimenti tradizionalmente consumati al di fuori dell’UE.

Tra i nuovi prodotti alimentari recentemente approvati figurano l’olio ottenuto da Buglossoides arvensis, la proteina di semi di colza e l’olio di semi di coriandolo.

Questi prodotti sono autorizzati nell’UE? 

Tra il 1997 e il 2014 sono state presentate circa 170 domande di autorizzazione in tutta l’UE (7-10 domande all’anno). 

Finora è stato autorizzato l’uso di circa 90 nuovi prodotti alimentari, che comprendono prodotti tradizionalmente consumati in Paesi extraeuropei, come i semi di chia (ricchi di acidi grassi omega-3), e alimenti ottenuti utilizzando le più recenti innovazioni tecnologiche, come i prodotti lattieri trattati termicamente fermentati con Bacteroides xylanisolvens (DSM 23964).

Altri esempi includono il “salatrim“, un grasso a valore calorico ridotto, un olio ad alto tenore di DHA derivato dalle microalghe e un succo di frutta prodotto ad alta pressione (esempio di alimento derivato da nuovi processi di produzione).

L’elenco completo dei nuovi prodotti alimentari autorizzati è disponibile cliccando su questo link.

Perché la Commissione ha rivisto la legislazione sui nuovi prodotti alimentari? 

L’attuale regolamento risale a quasi 20 anni fa.

Da allora gli sviluppi tecnologici e i pareri scientifici hanno subito una notevole evoluzione.

Pertanto, al fine di ridurre l’attuale durata (3 anni e mezzo in media) della procedura di autorizzazione, le norme dell’UE devono essere aggiornate.

La Commissione aveva già proposto una revisione nel 2008, ma allora non era stato raggiunto un accordo tra il Consiglio e il Parlamento europeo.

Quali sono i cambiamenti principali? 

Il nuovo regolamento rende più efficiente la procedura di autorizzazione, consente una distribuzione più rapida di prodotti alimentari sicuri e innovativi sul mercato ed elimina inutili ostacoli agli scambi, garantendo nel contempo un elevato livello di sicurezza alimentare.

Viene creato un sistema di autorizzazione centralizzato che non solo permetterà una maggiore certezza ai richiedenti che intendono ottenere un’autorizzazione per un nuovo prodotto alimentare, ma semplificherà e velocizzerà il processo di autorizzazione.

L‘Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) effettuerà una valutazione scientifica dei rischi per le domande relative ai nuovi prodotti alimentari, mentre la Commissione europea gestirà i fascicoli di ogni richiedente e presenterà le proposte per l’autorizzazione dei nuovi prodotti alimentari risultati sicuri.

Per agevolare gli scambi di alimenti tradizionali provenienti da Paesi extraeuropei, considerati nuovi prodotti alimentari nell’UE, il nuovo regolamento introduce una procedura di valutazione più appropriata per gli alimenti nuovi per l’UE.

Se si può storicamente dimostrare che l’alimento tradizionale in questione è sicuro e gli Stati Membri dell’UE o l’EFSA non esprimono timori sulla sua sicurezza, l’alimento tradizionale verrà autorizzato a essere immesso sul mercato sulla base di una notifica da parte dell’operatore del settore alimentare.

Il nuovo regolamento comprende anche disposizioni in materia di protezione dei dati.

Le prove scientifiche recenti e i dati protetti da proprietà industriale non potranno essere utilizzati a beneficio di un’altra domanda per un periodo di cinque anni dopo l’autorizzazione di un nuovo prodotto alimentare.

Quali sono le condizioni per l’autorizzazione? 

L’uso di nuovi prodotti alimentari nell’UE verrà approvato solo se questi non presentano rischi per la sanità pubblica, il loro uso non è svantaggioso dal punto di vista nutrizionale quando sostituiscono un prodotto alimentare simile e non sono fuorvianti per il consumatore.

Prima di venire autorizzati devono essere sottoposti a una valutazione scientifica che ne garantisca la sicurezza.

L’autorizzazione definisce le condizioni per il loro uso, la loro designazione come prodotti o ingredienti alimentari e i requisiti di etichettatura.

I nuovi prodotti alimentari devono essere etichettati? 

I nuovi prodotti alimentari sono soggetti alle norme generali in materia di etichettatura stabilite nel Reg. (CE) n. 1169/2011.

Per informare correttamente il consumatore possono inoltre applicarsi ulteriori requisiti specifici per l’etichettatura dei nuovi prodotti alimentari, come etichette di avvertimento che il nuovo prodotto alimentare non è adatto ad alcuni gruppi vulnerabili.

L’etichetta deve indicare il nome del prodotto alimentare e, se del caso, precisarne le condizioni d’uso.

Le indicazioni nutrizionali e sulla salute devono essere compatibili con il Reg. (CE) n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute.

Cosa sono i nanomateriali e quali sono le condizioni per il loro impiego nei prodotti alimentari? 

I nanomateriali sono materiali ingegnerizzati a livello di atomi e di molecole.

Il nuovo regolamento precisa che i nanomateriali ingegnerizzati definiti nella nuova normativa richiedono un’autorizzazione di nuovo prodotto alimentare prima di essere utilizzati nei prodotti alimentari.

La loro sicurezza sarà valutata dall’EFSA.

I richiedenti devono inoltre dimostrare che per testare i nanomateriali ingegnerizzati per cui si richiede l’autorizzazione sono stati utilizzati i metodi di prova più aggiornati.

Il nuovo regolamento contempla gli insetti? 

Gli insetti sono già ampiamente consumati nel mondo.

Nell’UE gli insetti rientrano nella definizione di nuovo prodotto alimentare come ingredienti alimentari isolati a partire da animali.

Anche le parti di insetti (come cosce, ali, teste, ecc.) rientrano in tale definizione.

La nuova normativa precisa che anche gli animali interi, e quindi gli insetti interi, se non usati in misura significativa per il consumo umano nell’UE prima del 15 maggio 1997 (data limite del regolamento) rientrano nella definizione di nuovi prodotti alimentari.

Le nuove norme interesseranno le eventuali domande in fase di valutazione? 

Negli ultimi anni vi sono state circa 7-10 domande all’anno per le autorizzazioni di nuovi prodotti alimentari in tutta l’UE.

Varie domande, ad esempio quelle per i florotannini dell’Ecklonia cava, gli xylo-oligosaccaridi e l’estratto essiccato a spruzzo della Terminalia ferdinandiana EXELL, sono attualmente in fase di valutazione da parte degli Stati Membri.

Tali domande, la cui valutazione non è stata ultimata al momento dell’applicazione del nuovo regolamento, saranno disciplinate dalla stessa nuova normativa.

Ciò significa che la Commissione europea completerà la valutazione di tali richieste.

Gli Stati Membri possono approvare o vietare nuovi prodotti alimentari in maniera indipendente dall’UE? 

No.

Il regolamento sui nuovi prodotti alimentari stabilisce misure armonizzate per l’autorizzazione dei nuovi prodotti alimentari.

Ciò significa che, una volta approvato per la commercializzazione nell’UE, un prodotto alimentare può essere venduto in qualsiasi Stato Membro, che tuttavia può sospendere o limitare provvisoriamente l’immissione sul mercato e l’uso di qualsiasi nuovo prodotto alimentare se ritiene che esso possa costituire un pericolo per la salute in base alle disposizioni di salvaguardia della legislazione alimentare generale.

In questo caso, le autorità degli Stati Membri devono informarne la Commissione, che svolgerà un’indagine sulla misura di protezione dello Stato Membro.

Qualora un prodotto alimentare risulti costituire un rischio per i consumatori, la Commissione può immediatamente sospenderne l’autorizzazione alla commercializzazione nell’UE.

Il nuovo regolamento influenzerà l’innovazione nel settore alimentare? 

L’obiettivo del nuovo regolamento è di rendere la procedura di autorizzazione per i nuovi prodotti alimentari più semplice, più rapida e più efficiente, in modo che i prodotti alimentari innovativi sicuri possano essere immessi sul mercato più rapidamente.

Le disposizioni in materia di protezione dei dati contribuiranno, inoltre, a proteggere gli interessi delle aziende che producono nuovi prodotti innovativi e dovrebbero contribuire a promuovere l’innovazione nel settore dei prodotti alimentari.

Quali sono le prossime tappe? 

Il nuovo regolamento deve essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Le nuove norme si applicheranno dopo due anni dalla data di entrata in vigore del nuovo regolamento.

Fonte: Europe Direct Veneto

 

 

 

(articolo pubblicato il 21 dicembre 2015 sul sito ARGAV (Associazione Regionale Giornalisti Agroalimentari e Ambientali del Veneto e Trentino-Alto Adige)

 

 

 

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