Il commissariamento mascherato degli Enti di gestione dei parchi e delle riserve naturali del Lazio

 

Su questo sito il 29 agosto 2016 ho pubblicato un articolo dal titolo “Senza annullare una sua prima proposta, la Giunta Regionale del Lazio ha approvato una seconda proposta di modifica della legge regionale n. 29/1997 sulle aree naturali protette che è stata approvata dal Consiglio Regionale un mese dopo, a ridosso delle ferie”: si è trattato di una mia analisi a 360° delle parte della legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016, che ha modificato la legge regionale n. 29/1997 con cui sono state dettate le “norme in materia di aree naturali protette”. (vedi http://www.vasroma.it/senza-annullare-una-sua-prima-proposta-la-giunta-regionale-del-lazio-ha-approvato-una-seconda-proposta-di-modifica-della-legge-regionale-n-291997-sulle-aree-naturali-protette-che-e-stata-approvata/).

La parte finale della disanima riguardava la applicazione della legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016, fra cui anche l’accorpamento della Riserva Naturale del Lago di Canterno, che sarebbe dovuto avvenire entro il 9 ottobre 2016: con Deliberazione n. 338 del 30 dicembre 2016 (pubblicata sul supplemento n. 2 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 6 del 19 gennaio 2017) la Giunta Regionale del Lazio ha stabilito le modalità del “trasferimento delle funzioni e della gestione della Riserva Naturale del Lago di Canterno dall’Azienda speciale Lago di Canterno all’ente regionale Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi”. 

La parte finale dell’articolo era dedicata in particolare alla designazione del Presidente di ogni Consiglio Direttivo (che sarebbe dovuta avvenire entro il mese di novembre 2016) e la nomina ed insediamento dei Consigli Direttivi (che dovrebbe avvenire entro il prossimo 5 febbraio 2017).

Riguardo ai Consigli Direttivi in un comunicato dell’11 novembre 2016 il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha dichiarato che “si chiude la stagione del commissariamento dei parchi del Lazio e apriamo alla partecipazione dei territori dei sindaci e delle associazioni del settore, per dare una governance più democratica”.

Il commissariamento durato vergognosamente per ben 6 anni e 7 mesi e mezzo di fila sarebbe dovuto scadere il 30 settembre del 2016: risulta che soltanto il 29 settembre 2016 la Giunta Regionale si è decisa ad approvare la proposta n. 14344 relativa ad uno schema di deliberazione con cui si decide la “Proroga dei commissariamenti di cui alla DGR n. 519 del 29 settembre 2015 (disposti con DGR n. 164 del 3 luglio 2013 “Commissariamento degli enti regionali di diritto pubblico gestori delle aree naturali protette”.

Lo schema è stato approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 583 del 7 ottobre 2016, in cui si rileva “la necessità, nelle more del completamento delle procedure di nomina dei nuovi Organi di amministrazione, …, di garantire la continuità amministrativa e gestionale degli enti gestori delle aree naturali protette” e conseguentemente si ritiene “necessario prorogare i commissariamenti disposti con la DGR 519/2015 fino alla nomina del Presidente del Consiglio direttivo e comunque non oltre il 30 novembre 2016”.

Con singoli decreti Nicola Zingaretti ha così prorogato di soli 2 mesi il mandato dei Commissari Straordinari: con Decreto T00227 del 14 novembre 2016ha prorogato fino al 30 novembre 2016 il mandato di Giacomo Sandri Come Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio.

Il Presidente della Regione Lazio non ha però emanato il decreto di proroga anche per il Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Bracciano-Martignano, Arch. Giuseppe Curatolo, la cui carica è stata poi considerata automaticamente prorogata di 45 giorni ai sensi del 1° comma dell’art. 3 della Legge n. 444 del 15 luglio 1994: è quindi definitivamente scaduta il successivo 14 novembre 2016, lasciando così del tutto irresponsabilmente l’Ente di gestione senza rappresentante legale.

Con Nota VAS prot. n. 17 del 18 ottobre 2016 ho sollecitato il Presidente Nicola Zingaretti e l’Assessore all’Ambiente Mauro Buschini ad compiere gli adempimenti dovuti in “Applicazione della legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12 del 6 agosto 2016”.

Fra gli adempimenti dovuti c’era proprio quello relativo anche alla carica dei Commissari Straordinari, riguardo ai quali ho fatto notare che sarebbe pertanto più che opportuno che il Presidente della Regione Lazio emani altri 14 decreti con cui proroga la carica dei Commissari Straordinari fino a che non abbia designato i Presidenti degli enti di gestione ai sensi della vigente lettera a) del 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997 e non abbia insediato i rispettivi Consigli Direttivi ai sensi del 6° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997.” (vedi http://www.vasroma.it/vas-sollecita-alla-regione-lazio-una-corretta-applicazione-della-nuova-normativa-in-materia-di-aree-naturali-protette-regionali/)

Sempre su questo stesso sito il 1 dicembre 2016 è stato pubblicato un mio articolo dal titolo “Da oggi 13 Enti di gestione delle aree naturali protette regionali del Lazio sono senza rappresentanza legale” con cui ho fatto sapere pubblicamente che con la legge n. 12 del 10 agosto 2016 di modifica della legge regionale n. 29/1997 la rappresentanza legale di ogni Ente di gestione è tornata in capo al Presidente e non al direttore, per cui – non essendoci stata più nessuna proroga dei Commissari Straordinari né la nomina del Presidenti – tutti e 13 gli enti di gestione si sono trovati a non avere nessun rappresentante legale. (vedi http://www.vasroma.it/da-oggi-13-enti-di-gestione-delle-aree-naturali-protette-regionali-del-lazio-sono-senza-rappresentanza-legale/)

Non sono ancora chiare le ragioni per cui la Giunta Regionale abbia deciso una proroga di soli 60 giorni del tutto insufficienti e comunque nemmeno giustificabili con il richiamo alla normativa vigente in materia, vale a dire alla già citata legge n. 444 del 15 luglio 1994 fatta presente nel seguente messaggio di posta elettronica del 13 dicembre 2016 del responsabile della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali Vito Consoli. 

Sta di fatto che la suddetta proroga automatica sarebbe scaduta il 14 gennaio 2017: risulta che proprio il giorno prima il Presidente della Giunta Regionale abbia emanato una serie di decreti con cui ha nominato i Presidenti di un certo numero di Enti di gestione di parchi e riserve naturali del Lazio. 

Sul sito ufficiale dell’Ente Parco di Veio alla voce “Amministrazione trasparente” è riportato dal 17 gennaio 2017 il Decreto del Presidente della Regione Lazio T00005 del 13 gennaio 2017, con cui è stato nominato Presidente dell’Ente Parco di Veio lo stesso Commissario Straordinario Giacomo Sandri.

 

Non sono riuscito a trovare la stessa “trasparenza” sui siti degli altri Enti di gestione ed ho accertato che i decreti di nomina non sono stati ancora pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio: per sapere quali altre nomine abbia effettivamente decretato il Presidente Nicola Zingaretti sono stato costretto a telefonare personalmente ad ognuno degli altri 12 Enti di gestione. 

Dalle risposte avute è scaturita la seguente situazione. 

Al Parco Naturale Regionale dell’Appia Antica è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Mario Tozzi. Direttrice continua ad essere la Dott.ssa Alma Rossi.

All’Ente Roma Natura è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Maurizio Gubbiotti. Direttore continua ad essere Daniele Badaloni.

Al Parco Naturale Regionale di Veio è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Giacomo Sandri. Direttore continua ad essere Maurizio Gallo.

Al Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Marcello Vasselli. Direttore Facente Funzioni continua ad essere Laura Rinaldi. 

Al Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Sandro Caracci. Direttore continua ad essere Maurizio Fontana.

Al Parco Regionale dei Monti Aurunci non risulta ancora comunicata la nomina del Presidente che dovrebbe essere il Commissario straordinario uscente Michele Moschetta. Direttore continua ad essere Giuseppe Marzano.  

Alla Riserva Naturale Tevere Farfa è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Dario Esposito. Direttore continua ad essere il Dott Pierluigi Capone.

Al Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi non risulta ancora comunicata la nomina del Presidente che dovrebbe essere il Commissario straordinario uscente Bruno Marucci. Direttore continua ad essere il Prof. Crescenzo Fiore.

Alla Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Avv. Mario Assennato. Direttore continua ad essere Luigi Russo.

Alla Riserva Naturale “Monti Cimini – Riserva Naturale del Lago di Vico” è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente Daniela Boltrini. Direttore continua ad essere Simmi Felice.

Al Parco Naturale Regionale Riviera di Ulisse non risulta ancora comunicata la nomina del Presidente che dovrebbe essere il Commissario straordinario uscente Gianni Mattioli.

Al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini è stato nominato Presidente il Commissario straordinario uscente il dott. Enrico Panzini. Dal corrente mese di gennaio è diventato Direttore Carlo Di Cosimo.  

Al Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano non è stato nominato nessun Presidente, benché il Commissario Straordinario uscente Giuseppe Curatolo sia decaduto dal 14 novembre 2016.

L’Ente Parco di Bracciano Martignano è quindi al momento senza rappresentanza legale: non ha così potuto fare la variazione di bilancio del 30 novembre, perché senza Commissario Straordinario e senza Presidente.

Al momento l’Ente Parco ha solo il Direttore  Danilo Casciani, nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale del 20 ottobre 2014, a cui è venuta incontro in parte la legge regionale n. 17 del 31 dicembre 2016 (“Legge di stabilità 2017”) perché alla lettera g) del comma 117 dell’art. 3 ha modificato il testo del 3° comma dell’art. 28 della legge regionale n. 29/1997 (relativo alla repressione degli abusi) sostituendo le parolelegale rappresentante proprio con la parole “direttore”.

In maniera coordinata con la lettera d) del comma 117 dell’art. 3 sempre della legge regionale n. 17 del 31 dicembre 2016 ha aggiunto al comma 3 dell’art. 24 della legge regionale n. 29/1997 (relativo per l’appunto al “Direttore dell’ente di gestione”), dopo le parole “ordinaria amministrazione”, le seguenti parole: “adotta il provvedimento finale del procedimento relativo al nulla osta di cui all’articolo 28”.

Come si può ben vedere dal testo del decreto di nomina di Giacomo Sandri a Presidente dell’Ente Parco di Veio, il Presidente della Regione Lazio non ha ritenuto di attivare nessun procedimento di evidenza pubblica, tramite apposito avviso di invito a presentare delle autocandidature sulla base delle quali fare poi una selezione, come è stato fatto finora in passato: a dimostrazione si porta l’avviso pubblico del 2010.

 

Dal testo del decreto si evince che c’è stata solo una “proposta dell’Assessore ai Rapporti con il Consiglio, Ambiente e rifiuti”, come prescrive la modifica della procedura stabilita dalla legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016, ma non anche il parere della commissione consiliare permanente competente per materia che è espressamente prescritto invece dal 3° comma dell’art. 55 dello Statuto della Regione Lazio. 

In modo del tutto autoritario, di dubbia legittimità anche riguardo al mancato coinvolgimento della Commissione Ambiente, il Presidente della Regione Lazio ha nominato Presidenti solo e soltanto i Commissari Straordinari uscenti. 

In chiusura del mio articolo pubblicato su questo sito il 1 dicembre 2016 ho testualmente scritto: “Al primo di dicembre non si è assistito a nessuna nomina e c’è il serio rischio che Nicola Zingaretti, motivato ora anche dall’urgenza, nomini ed insedi in tutta fretta Presidenti degli Enti di gestione di sua completa “fiducia”, senza nessuna procedura di evidenza pubblica e senza il contestuale insediamento dei Consigli Direttivi che verranno nominati chissà quando, visto che devono ancora essere insediate molte Comunità del Parco, tra cui quella del Parco di Veio.  

In tal modo dietro la figura dei nuovi Presidenti degli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali verrà di fatto mascherato il prosieguo di un Commissariamento del tutto illecito che non si potrà subire di certo passivamente.

Si è trattato di una fin troppo facile profezia, attestata – caso mai ci fossero dubbi – dal fatto non certo casuale che ad essere stati nominati sono stati esclusivamente i Commissari Straordinari uscenti, che quanto meno fino a che non verranno insediati i Consigli Direttivi (se mai verranno insediati) dovrebbero essere chiamati più propriamente “Presidenti Commissari”. 

Quanto al dubbio se saranno insediati o meno i Consigli Direttivi a supporre che non lo saranno mai viene una doppia considerazione:

– che non insediando i Consigli Direttivi la Regione Lazio risparmia sulla mancata retribuzione dei suoi 4 membri;

– che il mandato del Presidente Zingaretti scade a marzo del prossimo anno 2018, per cui è presumibile che questo commissariamento mascherato duri ancora ininterrottamente per altri 14 mesi.  

Il punto non accettabile sotto qualunque punto di vista è che il Presidente Nicola Zingaretti e la maggioranza che lo sostiene non possono permettersi di approvare una sostanziale modifica della legge sui parchi ed essere poi proprio loro i primi a non rispettarla, specie con il mancato insediamento dei Consigli Direttivi, oltre che con delle nomine di Presidenti fatte senza il benché minimo rispetto dei procedimenti di evidenza pubblica. 

A tal riguardo è opportuno ricordare che nel comunicato dell’11 novembre 2016 è stato fra l’altro precisato che “sono state avviate proprio in questi giorni le procedure e le consultazioni con le associazioni per la costituzione dei nuovi consigli direttivi che saranno nominati entro la fine di novembre”: non risulta che sia stato fatto nulla di quanto dichiarato. 

Nel frattempo con la lettera c) del comma 117 dell’art. 3 della legge regionale n. 17 del 31 dicembre 2016 (“Legge di stabilità 2017”) al comma 1 dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016, dopo la parola “curriculumsono aggiunte le parole “nominati dal Presidente della Regione e”: significa che spetta al Presidente Nicola Zingaretti nominare i 4 membri dei futuri Consigli Direttivi. 

La nomina e l’insediamento dei Consigli Direttivi dovrebbe avvenire ad ogni modo entro il prossimo 5 febbraio: in uno Stato di diritto, quale è e rimane il nostro, l’eventualità che non si provveda in tal senso non solo non è ammissibile, ma dovrebbe essere penalmente perseguibile, perché si configura come possibile reato di omissioni di atti dovuti d’ufficio.

 

 

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas