Preoccupazioni su conflitti di interesse interni all’ECHA gettano ombre sull’imminente valutazione sulla sicurezza del glifosato

 

Comunicato stampa – 7 marzo 2017 – Greenpeace International

Il comitato per la valutazione dei rischi dell’ECHA sarà riunito l’8 e il 15 marzo per discutere la salute e gli impatti ambientali causati dall’uso di glifosato.

In una lettera all’agenzia a nome di 20 organizzazioni sanitarie e ambientali, Greenpeace afferma che il presidente del comitato di valutazione dei rischi dell’ECHA e altri due membri sembrano violare le regole dell’Agenzia stessa sul conflitto di interesse. Le organizzazioni hanno inoltre criticato la pratica dell’ECHA di basare le proprie valutazioni su studi  non pubblicati condotti dalle industrie di settore.

Il presidente del Comitato dell’ECHA, Tim Bowmer, ha lavorato per due società di consulenza nel settore chimico per 20 anni, anche come business development manager e account manager di alto livello.

Il suo contratto con tali organizzazioni si è concluso il giorno prima dell’inizio del suo incarico come presidente del comitato di valutazione dei rischi dell’ECHA.

Franziska Achterberg (Greenpeace EU) ha dichiarato: “La domanda se il glifosato può causare il cancro colpisce milioni di persone in Europa.  

Questo è il motivo per cui gli scienziati che esaminano le prove per conto della European Chemicals Agency devono essere del tutto indipendenti, in particolare da interessi corporativi.  

La pratica di utilizzare studi di settore non pubblicati deve terminare in modo che tutte le valutazioni scientifiche delle agenzie di regolamentazione dell’UE possano essere verificati in modo indipendente.

Nel 2015 lo  IARC, agenzia di ricerca sul cancro dell’OMS, ha classificato il glifosato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”.

Tuttavia, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha considerato insufficienti le prove scientifiche di un legame con il cancro.

L’EFSA ha inoltre invocato “studi non pubblicati” non disponibili agli esperti IARC, affermando che hanno formato il “nucleo base” della sua valutazione.

Dopo un’accesa controversia sulla sicurezza del glifosato, l’Unione europea ha rinviato la sua decisione su una nuova licenza UE finché l’ECHA non avesse concluso e perfezionato la sua valutazione, con scadenza prevista entro novembre 2017.

All’inizio di quest’anno, una coalizione di organizzazioni della società civile ha lanciato un’iniziativa dei cittadini europei che chiede alla Commissione europea di vietare l’uso del glifosato, riformare il processo di approvazione dei pesticidi UE, e impostare obiettivi vincolanti per ridurre l’uso dei pesticidi in Europa.

Quasi 430.000 persone hanno già firmato la petizione.

 

https://stopglyphosate.org/it/

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