Come onorare l’impegno di venerdi 24? Apriamo il dibattito

 

Carissimi tutti,

facendo seguito a quanto è emerso dalla sentita ed imponente manifestazione di stima e di affetto nei confronti di Sergio avutasi nella serata di venerdì 24 marzo, per raggiungere le finalità in essa espresse (di difesa del patrimonio culturale Manes come bene collettivo e della proiezione in avanti dell’attività del Centro Culturale “La Città del Sole“), occorre avviare atti per un rinnovato impegno di ciascuno che affermi il passato, fin qui egregiamente rappresentato a nome di tutti da Sergio, in una nuova inclusiva soggettività.

Oggi, a seguito della dipartita di Sergio, le vicende che hanno afflitto il Centro sono cambiate e purtroppo in negativo e le minacce istituzionali e politiche che vengono dal Comune di Napoli assumono una diversa e maggiore consistenza e preoccupazione; spetta a noi tutti – eredi culturali di un impegno fin qui assolto alla spicciolata nella garanzia e nella regia di un Manes comunque unificante di volontà e di unitarietà – dare sostegno alla famiglia, in una battaglia non certamente semplice, ed affrontare il futuro in modo unitario.

Siamo ad un bivio!

Da un lato lasciare alla famiglia la continuità, che comunque continuerebbe a vederci al loro fianco, ed il probabile rischio del peggio o, piuttosto, avviare una nostra riflessione verso una visione ed un impegno collettivo – largamente evocato nella detta assemblea e, d’altra parte, già fortemente ricercato da Sergio in vita – per coniugare attività culturale e difesa dei beni e della sede contro atti amministrativi già avviati che tendono all’espulsione e a fare soldi per inadempienze che sono di carattere politico-istituzionale e non certamente attribuibili al privato?

Delle due l’una!

Siamo chiamati a decidere tra rassegnazione (ed affidarci quindi alla buona volontà dei figli che certamente avranno rispetto dell’utopia paterna) ed attivismo collettivo.

Personalmente, confortato anche dal pensiero concorde dell’organizzazione VAS che qui rappresento , privilegio la seconda strada, quella del coinvolgimento di più soggetti e dell’attivismo collettivo, come mezzo indispensabile per onorare la memoria e dare forza al percorso già avviato da Sergio, integrando lo Statuto della Civiltà del Sole; aggiungendo ai “ vecchi soci”, nuovi affiliati ( singoli e collettivi ) per una gestione collettiva che salvaguardi comunque ed anzitutto il ruolo dei Manes.

Penso in definitiva ad un Centro Culturale che sia anche associazione di promozione sociale APS; ad un Centro, già dotato di personalità giuridica, che si rinnovi nei suoi componenti aggiungendone altri ed affronti la fase conflittuale con il Comune di Napoli con maggiore forza e, nel contempo, garantisca un programma di iniziative nei campi più svariati della ricerca, del sapere e dell’educazione, potenziando l’attivismo di prima e salvaguardando e mettendo a frutto il patrimonio libraio e l’archivio.

A tale proposito, così mi scrive Sergio in un Sua recentissimo Memorandum che ha orientato la delegazione VAS all’appuntamento con l’Ass. Nino Daniele:

“Riteniamo che la soluzione di tutti i problemi stia proprio nell’applicazione e nella realizzazione politica del progetto contenuto nella delibera e nella Convenzione, vale a dire la sperimentazione di un modo diverso, innovativo e partecipativo di intendere la fruizione dei beni culturali, tanto più che al termine di tale periodo il patrimonio librario e archivistico passerebbe nella disponibilità del circuito bibliotecario comunale che apporterebbe ai beni comuni culturali della città il sostanziale arricchimento di fondi di “particolare importanza storica”. 

All’incontro di sabato 1 aprile, la componente VAS non sarà presente per un impegno nazionale a Roma; da qui la necessità del presente scritto.

Apriamo il dibattito!

 

Forio 26 marzo 2017

 

                                                           Un abbraccio a tutti, Nicola Lamonica 338 6902828

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