Clima ed energia: Brasile, Sudafrica, India e Cina confermano gli impegni di Parigi

 

Il rappresentante speciale della Cina per le questioni legate al cambiamento climatico, Xie Zhenhua,  ha detto che i Paesi del Gruppo Basic (Brasile, Sudafrica, India e Cina) «hanno dato dei contribuiti importanti all’Accordo di Parigi e alla sua messa in opera precoce». 

Il meccanismo cooperativo dei Paesi del Gruppo Basic risale al  2009 e il suo 24esimo summit ministeriale si e tenuto a Pechino, dove erano presenti anche rappresentanti di Ecuador, Figi ed Egitto. 

Xie ha esaltato il ruolo dei Paesi del Gruppo Basic nel rafforzamento delle comunicazioni interne nel Gruppo dei 77, che riunisce i Paesi in via di sviluppo,  e per essere riuscito ad ottenere il sostegno dei Paesi più poveri sull’Accordo di Parigi.

In un comunicato congiunto pubblicato al termine del summit di Pechino , Brasile, Sudafrica, India e Cina sottolineano l’importanza dei negoziati post-Accordo di Parigi, della cooperazione pragmatica e dei mezzi per intensificare l’azione climatica prima del 2020.

I Paesi del Gruppo Basic hanno ancora una volta confermato l’importanza del principio delle “responsabilità comuni ma differenziate” nella lotta al cambiamento climatico tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo.

Anche a Pechino, come ormai accade ad ogni vertice climatico ed energetico internazionale, il convitato di pietra erano gli Usa di Donald Trump, ma  i Paesi del Gruppo Basic hanno convenuto sul fatto che «l’Accordo di Parigi è stato un successo raggiunto con fatica nella campagna mondiale sulla governance climatica, che inaugura una nuova tappa degli sforzi mondiali nella ricerca di uno sviluppo ecologico e low-carbon».Secondo  Xie, «la Cina, in quanto Paese in via di sviluppo responsabile, continuerà a dispiegare i suoi sforzi per far fronte al cambiamento climatico e ad essere risoluta nel prendersi le sue responsabilità.  

I  Paesi del Gruppo Basic aiutano i Paesi in via di sviluppo a migliorare le loro risposte in materia di cambiamento climatico mondiale attraverso dei canali come la cooperazione sud-sud».

Xie ha poi esortato i Paesi sviluppati a «rafforzare il loro sostegno finanziari per raggiungere il loro obiettivo di fornire congiuntamente 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020».

Secondo il negoziatore climatico cinese, «entro, il 2030 il mondo dovrà investire 1.500 miliardi di dollari all’anno nelle energie rinnovabili e nelle nuove energie per raggiungere i rispettivi obiettivi riguardanti il cambiamento climatico.  

Allora, solo gli investimenti nelle infrastrutture raggiungeranno  90.000 miliardi di dollari, apportando enormi opportunità alle industri ecologiche low-carbon nel mondo».

Brasile, Sudafrica, India e Cina si sono accordati anche per intensificare la cooperazione all’interno del Gruppo Basic e hanno detto che occorre puntare sulla  cooperazione internazionale per rafforzare l’azione mondiale per il clima.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 12 aprile 2017 sul sito online “greenreport.it”)

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