VAS e Basta Cartelloni segnalano i rischi della introduzione di 1.200 bici a flusso libero nei Municipi I e II di Roma

 

 

Bicilette oBike parcheggiate in vi della Greca

 

Prot. n. 29/2017                                                                                Alla Sindaca del Comune di Roma

Virginia Raggi

all’Assessore alla Città in Movimento

Linda Meleo

all’Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro

Adriano Meloni

p.c. al Presidente della Commissione Mobilità

Enrico Stefano

Oggetto – Introduzione di 1.200 bici a flusso libero nei Municipi I e II di Roma

Sul quotidiano online “Roma Today” del 30 novembre 2017 è stato pubblicato un articolo dal titolo «Arriva a Roma “OBike”, il bike sharing con 1200 bici “a flusso libero”», che riporta le dichiarazioni del responsabile di oBike Italia Andrea Crociani, secondo cui il servizio di free floating è già disponibile al momento solo per i Municipi I e II, ma che con la bicicletta si può comunque circolare liberamente in qualsiasi altro Municipio della città, a condizione che alla fine sia rilasciata nei municipi indicati: a tal ultimo riguardo l’esperienza fortemente negativa già vissuta in altre città, a partire da quelle in Cina, lascia più che verosimile prevedere un parcheggio selvaggio di questo numero di biciclette.

Stando alle dichiarazioni del responsabile di oBike Italia, il servizio di bici free floating sarebbe stato introdotto nei Municipi I e II senza nessun preventivo accordo o coordinamento né con i Municipi interessati né con l’Amministrazione Capitolina che in materia di servizio di Bike Sharing non sembra avere quanto meno una programmazione coordinata.

Si fa infatti presente che nel pomeriggio del 13 novembre 2017 gli Assessori Adriano Meloni e Linda Meleo hanno partecipato alla seduta in cui la Giunta Capitolina ha approvato con deliberazione n. 243 i 15 Piani di Localizzazione degli impianti pubblicitari che prevedono 8.000 mq. circa di superficie espositiva pubblicitaria da concedere a chi si aggiudicherà il bando di gara internazionale come corrispettivo di un servizio di Bike Sharing costituito da almeno 250 ciclostazioni.

Ad appena tre giorni di distanza l’Assessore Linda Meleo ha partecipato alla 2° Conferenza Internazionale di VeloCittà, a cui non è stato invitato l’Assessore Adriano Meloni e nel corso del suo intervento ha ricordato i precedenti servizi di Bike Sharing a Roma, che non hanno funzionato, ed ha messo in risalto l’esperimento di Bike Sharing a flusso libero dichiarando che “ci crediamo, ma ha presentato problemi di gestione” per cui “stiamo mettendo in campo un Regolamento”.

Quel giorno l’Assessore Meleo ha chiuso il suo intervento dichiarando di essere “convinta che il Bike Sharing a flusso libero soddisferà i bisogni dei romani”: sulla stessa lunghezza d’onda si era dichiarata poco prima la Sindaca Virginia Raggi nel suo saluto di apertura ai lavori della 2° Conferenza Internazionale di VeloCittà, facendo sapere che “stiamo lavorando molto al Bike Sharing a flusso libero, che nel tempo vogliamo portare anche nelle periferie.

Due mesi prima il Presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefano aveva rilasciato una intervista al quotidiano “la Repubblica” per annunciare che “entro Natale il Comune farà un avviso pubblico” per introdurre a Roma il modello di Bike Sharing a flusso libero attivato a Milano.

Nella giornata del 28 novembre 2017 sul sito del Comune di Roma è stato pubblicato un comunicato in cui si annuncia l’arrivo a Roma di 2.000 nuovi stalli per biciclette, lasciando chiaramente intendere la volontà di introdurre a Roma un servizio di Bike Sharing a flusso libero in contrapposizione al servizio di Bike Sharing finanziato dalla pubblicità, che rischia in tal modo di essere affossato e di compromettere addirittura l’intera riforma dei cartelloni pubblicitari.

Ora, senza aspettare l’avviso pubblico dell’Amministrazione Capitolina, così come fatto dai Comuni di Firenze e di Milano, la oBike Italia si permette di introdurre la bellezza di 1.200 biciclette nei Municipi I e II, senza la benché minima considerazione che il Centro Storico di Roma è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità e dovrebbe essere disciplinato anche sotto tale aspetto commerciale in sede di Tavolo per il decoro.

Anche per tutelare non solo il Centro Storico, ma anche la Città Storica di Roma, le associazioni VAS e Basta Cartelloni con Nota prot. n. 14 del 27 settembre 2017 hanno ufficializzato la proposta di una “Integrazione del servizio di Bike Sharing previsto nella riforma dei cartelloni pubblicitari di Roma con il servizio di Bike Sharing a flusso libero” con lo scopo dichiarato di evitare il parcheggio selvaggio delle bici in ogni parte della capitale.

 

A distanza ormai di due mesi alla proposta di VAS e Basta Cartelloni non è stato dato alcun seguito da nessuna delle SS. LL., per cui le scriventi associazioni – di fronte a questa grave indifferenza in considerazione dei contrapposti interessi pubblici in gioco e soprattutto del rischio di affossamento della intera riforma dei cartelloni pubblicitari – in caso di mancata risposta si vedono costrette loro malgrado a riservarsi di ricorrere in sede giudiziaria per chiedere alla Magistratura competente di voler accertare se nel comportamento di tutte le SS. LL. in indirizzo si possano ravvisare gli estremi del reato di cui al 2° comma dell’art. 328 del Codice Penale.

Si rimane pertanto in attesa di un riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti.

Per l’associazione VAS

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

Responsabile del Circolo Territoriale di Roma

 

Per l’associazione Bastacartelloni

Dott. Franco Quaranta

Presidente

 

 

 

Roma, 1 dicembre 2017

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