VAS ha chiesto a Nicola Zingaretti l’annullamento in autotutela del decreto con cui ha nominato fuori tempo massimo i quattro membri aggiunti della Comunità dell’Ente Parco di Veio

 

Prot. n. 15/2018                                                                             Presidente Giunta Regionale del Lazio

Nicola Zingaretti

p.c. Assessore Agricoltura Ambiente e Risorse naturali

Enrica Onorati

p.c. Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali

Vito Consoli

Oggetto – Richiesta di annullamento in autotutela del decreto del Presidente della Giunta Regionale n. T00086 del 7 marzo 2018, concernente la «Nomina di quattro componenti della Comunità dell’Ente Regionale “Parco naturale di Veio”»

 Sul supplemento n. 1 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20 marzo 2018 è stato pubblicato il decreto del Presidente della Giunta Regionale n. T00086 del 7 marzo 2018, con cui sono stati nominati i 4 membri aggiunti della Comunità del Parco di Veio nelle persone della Dott.ssa Alessandra Bonfanti di Legambiente e del Dott. Oreste Rutigliano di Italia Nostra (in rappresentanza delle associazioni ambientaliste), nonché del Dott. Carlo Corsetti e del Dott. Massimo Biagetti (in rappresentanza delle organizzazioni professionali agricole) ai sensi del periodo finale del 1° comma dell’art. 16 della legge regionale n. 29/1997, così come aggiunto con la legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016.

Si mette in grande evidenza che in un comunicato dell’11 novembre 2016 il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti aveva dichiarato che “si chiude la stagione del commissariamento dei parchi del Lazio e apriamo alla partecipazione dei territori dei sindaci e delle associazioni del settore, per dare una governance più democratica”: nel medesimo comunicato è stato fra l’altro precisato che “sono state avviate proprio in questi giorni le procedure e le consultazioni con le associazioni per la costituzione dei nuovi consigli direttivi che saranno nominati entro la fine di novembre”.

A distanza di un mese e mezzo con la lettera c) del comma 117 dell’art. 3 della legge regionale n. 17 del 31 dicembre 2016 (“Legge di stabilità 2017”) al comma 1 dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016, dopo la parolacurriculumsono state aggiunte le parolenominati dal Presidente della Regione e”, a significare che spetta al Presidente Nicola Zingaretti nominare i 4 membri dei futuri Consigli Direttivi.

Nel rispetto delle nuove scadenze prescritte dalla legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12/2016, entro la data dell’8 novembre 2016 il Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti o l’allora Assessore all’Ambiente Mauro Buschini da lui delegato avrebbero dovuto convocare le Comunità del Parco dei 12 parchi regionali ai fini delle designazioni dei 2 rappresentanti in seno ad ogni nuovo Consiglio Direttivo: ne deriva che i 4 membri aggiunti di ogni Comunità del Parco avrebbero dovuto essere designati e nominati prima della suddetta scadenza, proprio per dare piena operatività ad ogni Comunità del Parco.

In effetti nell’autunno del 2016 l’allora Assessore all’Ambiente Mauro Buschini ha invitato sia le associazioni ambientaliste che le organizzazioni professionali agricole a designare i loro 2 rispettivi rappresentanti in seno ad ogni Comunità del Parco: le designazioni sono pervenute nel mese di ottobre del 2016 e con note acquisite al protocollo n. 19324 e n. 19341 del 16 gennaio 2017 l’Assessore Mauro Buschini ha indicato i nominativi di Alessandra Bonfanti, di Oreste Rutigliano, di Carlo Corsetti e di Italo Pulcini quali rappresentanti in seno alla Comunità del Parco di Veio.

Si mette in grande evidenza che ci sono poi voluti quasi 11 mesi per arrivare alla nota prot. n. 619016 del 5 dicembre 2017 con cui la Direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette ha chiesto alla associazione CIA Lazio l’individuazione di un nuovo soggetto da nominare in sostituzione del Dott. Italo Pulcini per accertata causa di una sua inconferibilità: con nota acquisita al protocollo n. 62071 dell’11 dicembre 2017 è stato designato il Dott. Massimo Biagetti.

Da allora sono occorsi quasi altri 3 mesi per arrivare al decreto di cui all’oggetto, con cui il Presidente Nicola Zingaretti ha nominato 4 membri aggiunti della Comunità del Parco di Veio che in forza del disposto del 4° comma dell’art. 55 dello Statuto della Regione Lazio sono destinati però a decadere dalla carica il novantesimo giorno successivo alla prima seduta del Consiglio Regionale, avvenuta il 4 aprile 2018.

Sul piano del “metodo” che è stato fin qui seguito ci sono da evidenziare i seguenti vizi di legittimità.

1 – Non è accettabile in linea di principio che la passata maggioranza di governo a capo della Regione Lazio non rispetti le scadenze della legge regionale n. 29/1997 che ha voluto lei stessa modificare con l’approvazione della legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016, incorrendo in omissioni volute di atti dovuti d’ufficio che hanno peraltro provocato in tal modo il proseguimento della completa paralisi della gestione di tutte le aree naturali protette regionali, per causa di un commissariamento straordinario durato ininterrottamente per ben 6 anni e mezzo.

2 – Il decreto è stato emanato il 7 marzo 2018, vale a dire tre giorni dopo la data delle elezioni amministrative per il rinnovo degli organi di governo della Regione Lazio, che per Nicola Zingaretti hanno significato il mantenimento della carica di Presidente uscente solo per assolvere esclusivamente a compiti di ordinaria amministrazione fino al 19 marzo 2018, dal momento che in tale data l’Ufficio Centrale Regionale della Corte d’Appello di Roma lo ha proclamato nuovo Presidente della Regione Lazio come candidato che il 4 marzo 2018 ha conseguito la maggiore cifra elettorale regionale. 

3 – Il decreto di cui all’oggetto con è assimilabile ad un provvedimento di ordinaria amministrazione, dal momento che riguarda una parte del rinnovo di tutti gli organi dell’Ente Parco di Veio, che peraltro non è stato a tutt’oggi espletato del tutto, considerato che il Presidente uscente Nicola Zingaretti con decreto n. T00005 del 13 gennaio 2017 ha provveduto ad insediare solo il Presidente Giacomo Sandri (ormai con mandato  a termine), mentre con decreto n. T00008 del 13 gennaio 2018 ha provveduto a nominare il sig. Gianluca Medici quale unico membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio  che non è stato comunque insediato.

Il decreto costituisce pertanto un atto di straordinaria amministrazione assunto in eccesso di potere, che ha portato a nominare 4 rappresentanti la cui carica decade il prossimo 3 luglio 2018, vale a dire dopo appena  3 mesi e 27 giorni dalla loro nomina, che diventano ancor di meno se si considera che le nomine decorrono dalla data di notifica del decreto ad ognuno dei diretti interessati.

4 – Quand’anche si volesse far rientrare il decreto fra i provvedimenti di ordinaria amministrazione, non se ne ravvede alcun estremo di urgenza ed indifferibilità, considerato che la Comunità del Parco di Veio è senza Presidente dal 2016 e non è stata a tutt’oggi insediata: ai sensi del comma 8 dell’art. 16 della legge regionale n. 29/1997 “la convocazione per l’insediamento della comunità è effettuata dal Presidente della Giunta regionale o dall’Assessore regionale competente in materia di ambiente a tal fine delegato.

Non essendo nella pienezza dei suoi poteri, la Comunità del Parco di Veio non ha potuto designare i due suoi rappresentanti in seno al Consiglio Direttivo, che quand’anche insediato sarebbe stato in carica solo “per la durata del mandato del Presidente della Giunta regionale che lo ha costituito” e per i “45 giorni successivi all’insediamento della nuova Giunta regionale”, necessari per il suo rinnovo.

Sotto tale aspetto un decreto del genere, emanato alla fine anziché all’inizio di un mandato che avrebbe dovuto essere quinquennale, lasciando aperto chiedersi “cui prodest”, diventa irridente nei confronti dei 4 membri che sono stati nominati.

5 – La modifica della legge regionale n. 29/1997, così come voluta dalla precedente maggioranza di governo a capo della Regione Lazio, è venuta a determinare uno sfasamento delle scadenze dei tempi necessari per il rinnovo degli organi degli Enti di gestione della aree naturali protette regionali, perché da un lato ai sensi del 4° comma dell’art. 55 dello Statuto della Regione Lazio consente ai 4 membri aggiunti di ogni Comunità del Parco di rimanere in carica fino al novantesimo giorno successivo alla 1° seduta del nuovo Consiglio Regionale, costringendo così ad insediare solo dopo tale termine i 4 membri che debbono subentrare ad essi a fine mandato e conseguentemente a posticipare la designazione da parte di ogni nuova Comunità del Parco dei due suoi rappresentanti in seno al rispettivo Consiglio Direttivo, che invece ai sensi del comma 7 dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997 dovrebbe essere insediato “entro quarantacinque giorni dalla data dell’insediamento della nuova Giunta regionale”, che come già detto è avvenuto il 23 marzo 2018.

Con l’emanazione del decreto di cui all’oggetto, del tutto inutile e per giunta viziato di legittimità, il Presidente della Giunta Regionale del Lazio ha di fatto posticipato deliberatamente a ben oltre il prossimo 3 luglio 2018 l’insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio, che per legge dovrebbe invece avvenire entro il prossimo 7 maggio 2018.

5 – Se il Presidente uscente della Giunta Regionale del Lazio si fosse astenuto dall’emanare un simile decreto, in considerazione della sua totale inutilità, avrebbe almeno evitato per questa 1° volta la sfasatura delle scadenze, consentendo di insediare il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio entro il prossimo 6 maggio: il non averlo fatto deliberatamente, non avviando peraltro a tutt’oggi nessuna delle altre procedure che debbono portare all’insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio,  legittima il sospetto che si voglia cogliere il pretesto della presunta impossibilità di insediare tutti gli organi dell’Ente Parco di Veio nei tempi previsti dalla legge regionale n. 29/1997 per sentirsi legittimati a ricorrere all’ennesimo commissariamento straordinario, confermando magari come tale il Presidente uscente Giacomo Sandri che è stato già commissario dal 31 luglio 2013 al 14 gennaio 2017.

In considerazione di tutti i suddetti vizi di legittimità si chiede al neo Presidente della Giunta Regionale del Lazio di voler provvedere all’annullamento del decreto n. T00086 del 7 marzo 2018 nell’esercizio del potere di autotutela sancito dall’art. 97 della Costituzione Italiana e lo si invita e diffida dal commissariare nuovamente l’Ente Parco di Veio. 

Si rimane in attesa di un riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti.

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

Roma, 20 aprile 2018

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