Al via da dall’11 marzo in Kenya, a Nairobi, la quarta Assemblea delle Nazioni Unite sull’ambiente, che riunisce i 193 Stati membri dell’Onu. Obiettivo del forum ambientale più importante del mondo è capire come salvare il pianeta dal cambiamento climatico e dal sovrasfruttamento delle risorse e in quest’ottica fino al 15 marzo capi di Stato e ministri dell’Ambiente, con Ong, attivisti e amministratori di multinazionali si incontreranno per discutere e assumere impegni, nella prospettiva di un patto globale per l’ambiente. Si parlerà delle soluzioni innovative per risolvere le sfide climatiche, come la geoingegneria, e dall’altro di produzione e consumo sostenibili; si affronteranno temi critici, come lo stop allo spreco alimentare, il sostegno alla decarbonizzazione delle economie e l’inquinamento da plastiche in mare. Su quest’ultimo fronte il Wwf ha lanciato una mobilitazione per chiedere un Trattato legalmente vincolante per tutti i Paesi del mondo. Un altro tema importante è quello delle nuove tecnologie, dalle soluzioni per rimuovere la CO2 dall’atmosfera agli aerosol iniettati nella stratosfera per bloccare i raggi solari e nell’Assemblea si discuterà una risoluzione in materia. Quel che sembra certo è che non è più il momento di rimandare. “Il tempo stringe“, ha evidenziato Joyce Msuya, direttrice esecutiva ad interim dell’Unep, che in una lettera agli Stati membri ha chiesto “coraggio e risolutezza” nell’affrontare le sfide ambientali. (ANSA del 10 marzo 2019, ore 11:12)
Archivi Giornalieri: 11 Marzo 2019
L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE ITALIA) si è fatta promotrice di un progetto chiamato Rete dei Medici Sentinelle per l’Ambiente (RIMSA) realizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e valutato positivamente dal Ministero della Salute: un percorso formativo per medici di medicina generale su ambiente e salute in Italia. Una “Rete di Medici Sentinella” è principalmente una Rete di Medici di Medicina Generale o pediatri di libera scelta, la cui funzione è quella di interagire con le Autorità (Aziende sanitarie, Comuni, Regioni) segnalando i cosiddetti eventi sentinella, cioè le patologie che indicano la presenza di un possibile pericolo per la salute. Le Autorità perciò potranno, sulla base di queste segnalazioni, verificare la presenza di un problema di Salute pubblica, sia esso legato ad un cluster anomalo o a problemi ambientali. Anche un singolo evento può costituire un segnale da verificare. In sostanza il tentativo è quello di creare una rete di sensori, adeguatamente istruiti attraverso corsi dedicati, capaci di interagire con le Autorità e, laddove si presentasse la necessità, anche con i cittadini che denunciassero un pericolo presente nel loro ambiente di vita o di lavoro. La rete dei medici-sentinella per l’ambiente per poter implementare la sua strutturazione a livello nazionale e per avviare un confronto con le realtà di base già impegnate nella difesa dell’Ambiente e della Salute ha deciso di promuovere un momento di confronto che può configurarsi come convegno aperto al pubblico e in particolar modo ai medici di Milano e della Lombardia: si vuole in tal modo avviare un dialogo con le Istituzioni lombarde (Regione Lombardia e ATS lombarde in primis) che possa portare alla realizzazione operativa della rete dei medici sentinella per l’ambiente anche in Lombardia.