Wwf: troppe aperture anticipate della caccia. In atto azioni legali

 

ROMA – “Troppe aperture anticipate della caccia in tante regioni.

Metteremo in atto qualsiasi azione legale e di pressione per respingere queste illecite e ingiustificabili carneficine di animali selvatici, comprese denunce penali e alla Corte dei Conti“.

Così in una nota il Wwf Italia alla vigilia della preapertura della caccia, domani, domenica 1 settembre in una quindicina di regioni, in anticipo rispetto all’apertura ufficiale prevista la terza domenica di settembre.

Gli amministratori delle Regioni – afferma il Wwf – devono assumersi le proprie responsabilità, politiche, legali ed economiche, dinanzi ai cittadini, all’Europa e alla natura.

Ancora una volta la tutela della fauna selvatica, per un numero di regioni ancora troppo elevato, al centro e al sud, appare l’ultima delle preoccupazioni“.

Contro le preaperture gli avvocati del Wwf, fa sapere l’associazione ambientalista, “hanno avviato diversi ricorsi, due dei quali hanno già avuto esito positivo: tra il 27 e il 28 agosto i Tribunali amministrativi di Abruzzo e Marche, con un decreto cautelare ‘urgente’ hanno bloccato le preaperture, ritenendo che nel bilanciamento dei diversi interessi, appare prevalente l’interesse pubblico generale alla conservazione della fauna selvatica per cui deve disporsi la sospensione interinale degli atti impugnati.

Molti giorni di caccia in meno e migliaia e migliaia di animali salvati“, dice il Wwf sottolineando come sia “difficile stilare una classifica” perché “molte regioni pubblicano i calendari venatori sempre più tardi, rispetto al 15 giugno data stabilita dalla legge 157/1992.

Per esempio l’Abruzzo ha deliberato il 14 agosto e la Toscana che, addirittura, ha approvato la preapertura al 1/o settembre, il 27 agosto“.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 31 agosto 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

 

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