Regno Unito, Johnson e Conte presentano il prossimo vertice mondiale sul clima Cop26. “È un anno decisivo”

 

LONDRA. Italia e Regno Unito insieme contro il cambiamento climatico nel prossimo vertice sul clima, il Cop26.

È l’annuncio, stamattina nel simbolico Science Museum di Londra, del premier britannico Boris Johnson e di quello italiano Giuseppe Conte, accompagnati per l’occasione dal 93nne leggendario naturalista inglese Sir David Attenborough.

È un anno decisivo“, spiega il premier italiano, “per questo siamo orgogliosi di questa partnership con il Regno Unito“, che organizzerà il prossimo vertice mondiale sul clima Cop26 a Glasgow del prossimo novembre, mentre l’Italia, spiega il premier Conte, si curerà di due eventi che completeranno la cruciale manifestazione, come il vertice introduttivo “pre-Cop” e quello parallelo “Cop for youth”, dedicato ai giovani “perché saranno soprattutto loro a pagarne le conseguenze se non agiamo subito.”

Entrambi si terranno a Milano, dal 28 settembre al 2 ottobre.

Saremo leader insieme all’Italia contro il climate change“, annuncia Sir David Attenborough, “questa conferenza è cruciale e può imprimere una svolta dopo gli intoppi successivi al vertice di Parigi“.

Johnson, invece, inizia il suo discorso citando il primo taxi elettrico ideato a Londra nel XIX secolo dal visionario Walter Bersey “poi abbandonato perché gli scettici e la lobby delle ‘vecchie tecnologie’ ebbero la meglio.

Stavolta non deve accadere“, aggiunge il capo del governo britannico, “perché la temperatura potrebbe salire di 3 gradi nei prossimi decenni, gli oceani si stanno acidificando, insomma, il cambiamento climatico è qualcosa di innegabile“. 

Per questo“, rilancia Johnson sotto gli occhi del padre ultra-ambientalista Stanley, “come Regno Unito abbiamo appena stanziato 11,6 miliardi per il clima, entro il 2050 raggiungeremo l’obiettivo del netto di ‘zero emissioni’, dal 2035 in Regno Unito non saranno più in vendita automobili a benzina o diesel, presto avremo anche gli aerei elettrici e dobbiamo rinnovare il legame tra umani e natura. Lo faremo lavorando con i nostri amici italiani e con Giuseppe Conte“.

Il premier italiano concorda e loda “la grande cooperazione tra i due Paesi nonostante la Brexit, un divorzio triste ma faremo il possibile affinché non sia deleteria per nessuno.

Saremo ambiziosi e coraggiosi e certamente possiamo fare la differenza, ma la lotta al cambiamento climatico non si vince se non vengono coinvolti tutti i Paesi a livello mondiale“. 

Conte ha inoltre ricordato che l’Italia è uno delle nazioni più virtuose in questo senso: “Nel contesto europeo, abbiamo raggiunto e superato gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il 2020 e abbiamo rilanciato il nostro impegno verso traguardi più impegnativi al 2030 con la proposta di Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, che tra l’altro prevede la chiusura delle centrali elettriche a carbone entro il 2025“.

Come il Regno Unito, anche l’Italia ha come obiettivo zero emissioni entro il 2050 e, ricorda Palazzo Chigi, il nostro Paese è al primo posto, insieme alla Germania, per efficienza energetica complessiva tra i 25 Paesi nel mondo maggiormente consumatori di energia.

(Articolo di Antonello Guerrera, pubblicato con questo titolo il 4 febbraio 2020 sul sito online “greenreport.it”)

 

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