ASSEMBLEA NAZIONALE DI VAS DELL’8 FEBBRAIO 2020: RELAZIONE DI GUIDO POLLICE

 

Alla presenza di 54 soci e delegati alle ore 14,50 ca. è iniziata a Roma l’Assemblea nazionale di VAS presso la sala convegni dell’Università valdese in via Pietro Cossa  n. 40.

Il Presidente Guido Pollice ha esordito ricordando Giorgio Nebbia, che è stato ed è per VAS un riferimento essenziale in termini ambientali, e Bruno De Vita che “ha rappresentato una sinistra che si è persa per strada”.

Ha quindi richiamato la data del 24 febbraio 1991 quale anno di fondazione di VAS: “30 anni di azioni ed iniziative e di cose bellissime.

Senza nemmeno essere un residuato bellico, abbi amo lasciato un segno.”

Ha quindi richiamato lo Statuto di VAS, che “per i suoi contenuto non è affatto banale e continua ed essere il nostro programma. Per una associazione lo Statuto è la base organizzativa: per noi è una guida etica e morale, su cui dobbiamo fondare il nostro credo politico.

Viviamo in un momento particolare” che registra la “caduta delle ideologie e dei valori fondamentali: per questo non l’abbiamo mai modificato”.

Ha proseguito facendo presente che c’è da evidenziare la natura dell’associazione, aggiungendo che “dopo questa premessa di ordine generale , vorrei soffermarmi sulle nostre questioni interne.

Dopo trent’anni abbiamo lasciato un segno: eravamo in 17 nel 1991, ora siamo ancora con alcuni soci fondatori.

Ha fatto presente che VAS è stata come un autobus dove c’era  chi saliva, ma anche ci scendeva: “Ci son voluti tre anni per essere riconosciuti nel 1994 come associazione nazionale, per causa del veto delle maggiori associazioni ambientaliste come WWF, Italia Nostra e Legambiente.

Dobbiamo dire grazie a Formigoni [all’epoca Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, ndr. ] che aveva fondato l’associazione Umana Dimora” e che quindi non poteva accettare che venisse impedita la nascita anche della sua associazione.

Ma a partire dal 1994 – ha proseguito – siamo stati interlocutori reali sia del mondo politico che di quello istituzionale: ci è mancata però la capacità di sfondare, almeno ai lati e così a continuare ad essere aiutati sono stati sempre i soliti noti”.

Con Cousteau abbiamo fatto una campagna sui diritti delle generazioni future che ha portato a raccogliere 600-700 mila firme e che credo che valga anche per oggi: abbiamo portato avanti iniziative con valenza nazionale e internazionale.

Iniziative come quella per le scuole ed il premio Verde Ambiente hanno coinvolto le istituzioni: tutte le nostre campagne hanno significato molto.

Ha ricordato la campagna contro gli OGM, iniziata prima a Parma, poi a Torino ed estesa poi a tutto il paese: è stata una “campagna che poi gli altri hanno copiato e che ci ha portato ad avere dalla nostra parte grandi organizzazioni nazionali come Coldiretti e CIA”.

A tal riguardo ha ricordato la denuncia che VAS ha subito dalla multinazionale Monsanto che nel 1993 si è conclusa con una condanna penale che è costata molto come debito.

Guido pollice ha proseguito mettendo in evidenza il merito di VAS “di aver capito molto i tempi” e di essere stata “precursore anche con la campagna Bastamianto, anche questa poi ripresa dagli altri

Ha ricordato anche la campagna Diritti al mare, diritti del mare: “è passata nelle mente collettiva della gente”.

C’è stata poi la campagna Mangiasano, che tutt’oggi continua VAS Chianti che all’inizio del 1° sabato di ogni mese organizza Mangiasano all’Impruneta.

A questo punto Guido Pollice si è chiesto: “Come dovrebbero essere portate avanti?

È mancata la spinta propulsiva ed io sono stato responsabilizzato per i mancati successi: i successi sono di tutti, gli insuccessi sono solo i miei, anche perché tacciato di essere ‘padre padrone’.

Guido Pollice ha proseguito ponendo l’accento sulla difficile interlocuzione con la politica: zero con la destra e quasi zero anche con la sinistra.

Al riguardo ha detto che dobbiamo “stimolarci ad esser più aggressivi, più incisivi” su temi  che sono poi “da portare in piazza”.

Dove sono le difficoltà?

Molti di noi sono invecchiati senza che VAS abbia avuto un ricambio.

Propongo un ‘Progetto Giovani’ da cui partire, perché fondamentale per il nostro futuro.

Le altre associazioni hanno vissuto con i versamenti ‘camuffati’ delle istituzioni.

Noi abbiamo invece una Cooperativa VAS Sorrento che è molto bella.

La ‘progettualità’ nasce dall’esperienza e dalla presenza e non può vivere di luce riflessa .

Finiamola qui: la macchina va verificata per ripararla e farla ripartire.

Presuppone l’impegno di tutti, nessuno escluso: siamo in una situazione di non ritorno.

Se tutto va bene, la decarbonizzazione avverrà fra trent’anni: noi che viviamo di luce riflessa, dobbiamo aspettare per  vedere e vivere un mondo migliore.

Continuiamo a vendere cannoni, carri armati e navi da guerra: non si possono chiudere le industrie che li fabbricano, perché se non ci sono i licenziamenti: trent’anni abbiamo detto che il problema reale è il rapporto uomo-natura.

Mia riflessione piccola, ma opportuna: è aumentata la consapevolezza non solo nelle nuove generazioni, ma anche in noi stessi.

Cosa significa ‘cambiare’ se non abbiamo contenuti e cose alternative da proporre: il tempo della comunicazione è finito, perché mentre uno sta a guardare il telefonino, circolano 20.000 notizie.

Non va più bene nemmeno quello che facciamo però ogni giorno abbiamo 7-8 mila persone che ci visitano sul sito e sulle pagine facebook collegate.

Veniamo a noi, poi concludo.

Siamo in ritardo su molte cose: siamo rimasti con un solo volontario (Alfio Rizzo) e con il volontariato del sottoscritto che si è ormai stancato.

Passando all’adeguamento dello Statuto alla riforma del terzo settore, Guido Pollice ha messo in risalto che “ci dà enormi possibilità: vediamo se riusciamo a risuscitare un ‘Notiziario’.

Prima pubblicavamo anche dei libri fondamentali.

Molti ci chiedono: come si va avanti?

Forse abbiamo sbagliato a non delegare, lo riconosco.

Mi avvio alla conclusione: vi comunico la mia decisione irrevocabile di dare le dimissioni, a partire da oggi.

Ogni cosa ha un limite e questo limite io l’ho superato da tempo: vorrei sapere chi è che non ha fatto errori bestiali.

Guido Pollice cita l’associazione Green Cross di cui è stato fondatore e Presidente nazionale (ora sostituito da Elio Pacilio) e Vice Presidente internazionale con Michail Gorbačëv, “il cui polso si sente ogni giorno molto di meno, perché sta attraversando un  momento particolare per il suo stato di salute”.

Ha proseguito affermando che “abbiamo accarezzato in questi anno sogni impossibili, lo dico con molto rimpianto”: ricorda l’isola di San Giorgio in Paludo a Venezia n Salento l’area affidata a VAS dalla Guardia di Finanza.

Abbiamo conosciuto – ha proseguito – personaggi mitici che hanno dato lustro a VAS come Rita Levi Montalcini: in 8 anni del  premio internazionale ‘Verde Ambiente’ abbiamo ricevuto riconoscimenti dal mondo politico, scientifico e sociale.

Abbiamo fatto e vinto, a parte la ‘mattonata della Monsanto, battaglie legali che ci sono costate molta fatica.

Vi prego di una cosa, prima che io lasci l’associazione: di confrontarci seriamente senza polemiche.”

Rodolfo Bosi ghi ha fatto presente che lascia solo la carica di Presidente e non certo l’associazione, di cui diventa Presidente onorario.

 

 

 

 

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