I quattro schemi di decreti legislativi del Governo su emissioni nell’atmosfera ed efficienza energetica

 

1 – In materia di emissioni nell’atmosfera con il Decreto Legislativo n. 183 del 15 novembre 2017 è stata data attuazione alla Direttiva dell’Unione Europea 2015/2139 sulle limitazioni delle emissioni in atmosfera dei medi impianti di combustione ed operato il riordino della Parte Quinta del D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 che reca la normativa quadro in materia di impianti ed attività che producono emissioni in atmosfera.

il 18 dicembre 2019 il Governo ha trasmesso alla Presidenza  lo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 15 novembre 2017, n. 183, di attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 relativa alla limitazione delle emissioni nell’atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell’atmosfera (138)”.

Le disposizioni correttive ed integrative proposte sono volte a correggere dei refusi ed a superare alcune criticità normative segnalate, nel primo anno di applicazione del D.Lgs. n. 183/2017 da parte di soggetti pubblici e privati interessati.

Sullo Schema di decreto legislativo n. 138 è stato espresso parere favorevole con condizioni e osservazioni dalla V Commissione Bilancio, parere favorevole dalla VIII Commissione Ambiente e parere favorevole con osservazioni dalla XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea.

Il 20 febbraio 2020 c’è stato anche il parere della Conferenza Unificata, che è stato favorevole, ma condizionato all’accoglimento delle proposte emendative concordate con il Ministero dell’Ambiente.

2 – Dal 2005 il sistema EU-ETS è uno strumento fondamentale sul quale si fonda la politica dell’Unione europea per contrastare i cambiamenti climatici.

L’EU-ETS coinvolge oltre 11.000 impianti in 31 Paesi (Paesi membri UE, Islanda, Liechtenstein e Norvegia) ed oltre 1400 compagnie aeree operanti nello Spazio Economico Europeo.

In Italia abbiamo circa 1100 impianti fissi in ETS.

Il sistema EU-ETS opera secondo il principio della limitazione e dello scambio delle emissioni.

Per raggiungere l’obiettivo di una riduzione delle emissioni almeno del 40% nel 2030 i settori interessati dal sistema di scambio di quote di emissione dell’UE ETS dovranno abbatterle del 43% rispetto al 2005.

il 31 gennaio 2020 il Governo ha trasmesso alla Presidenza  lo “Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/410, che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio, nonché adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/2392 relativo alle attività di trasporto aereo e alla decisione (UE) 2015/1814, relativa all’istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato(156).

Lo schema di decreto legislativo n. 156 è in corso di esame da parte V Commissione Bilancio, della VIII Commissione Ambiente e della  XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea.

3 –  Il decreto legislativo n. 192 del 2005 ha introdotto nell’ordinamento nazionale le prescrizioni europee relative alla prestazione energetica degli edifici, secondo quanto disposto dalla direttiva 2002/91/CE (Energy PerfOtmance of Buildings Directive o EPBD).

Successivamente la direttiva suddetta è stata aggiornata dalla direttiva 20 l 0/31/UE (EPBD II), che è stata trasposta nell’ordinamento nazionale dal decreto-legge n. 63 del 2013, convertito dalla legge n. 90 del2013, che ha modificato il decreto legislativo n. 192 del 2005.

Il 31 gennaio 2020 il Governo ha trasmesso alla Presidenza  lo “Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/844, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica(158).

Il 4 febbraio 2020 lo schema di decreto legislativo n. 158 è stato annunciato all’Assemblea ed è tuttora in corso di esame da parte V Commissione Bilancio, della X Commissione Attività Produttive e della  XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea.

4 – Il decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 è stato emanato per recepire e prescrizioni della direttiva 2012127/UE (EED) non già previste nell’ordinamento giuridico nazionale.

Successivamente, al fine di sanare una procedura d’infrazione che ha interessato le disposizioni di recepimento della EED, è stato emanato il decreto legislativo n. 141 del 18 luglio 201 , che ha emendato e corretto il decreto legislativo n. 102/2014, n. 102.

Il 25 febbraio 2020 il Governo ha trasmesso alla Presidenza  lo “Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (162)”.

Lo schema di decreto legislativo n. 162 ora proposto:

1. prevede l’a azione della direttiva (UE) n. 2018/2002 (EED II) per la modifica della direttiva EED,

come prescritto dalla legge n. 117/2019;

2. introduce nell’ordinamento nazionale le disposizioni di armonizzazione con il regolamento delegato (UE) 2019/8 6, anch’esso di modifica della direttiva EED.

Lo schema di decreto legislativo è in corso di esame.

 

 

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