FASE2: LA COMMISSIONE RIPARTE

 

Con l’approvazione in Consiglio regionale della modalità videoconferenza, possiamo riprendere i lavori della Commissione X (Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti) da me presieduta.

Qui il calendario degli appuntamenti previsti la prossima settimana:

MARTEDÌ 12 MAGGIO (11:30) – PTPTR

La Commissione sarà impegnata nel rinvio all’Aula del Piano paesaggistico, passaggio necessario ad accelerare i tempi per il recepimento dell’accordo Mibact-Regione.

La speranza è che ciò serva sia a conciliare le parti della contesa dinanzi alla Consulta che a modificare il Ptpr, scongiurandone la decadenza che comporterebbe la caduta dei vincoli paesaggistici e quindi il caos.

Potremo restituire il Ptpr alla sua natura di atto per la preservazione di beni paesaggistici e archeologici.

Nella forma in cui è stato approvato dalla Maggioranza con l’appoggio del centrodestra (almeno in Commissione), il Piano sembra invece destinato non alla tutela quanto piuttosto allo sviluppo, in particolare a quello edilizio.

Ci tengo a sottolineare come fino alla decisione presa ieri dal Consiglio, non era stata data possibilità di convocare sedute se non per le Commissioni strettamente legate ai temi dell’emergenza Covid.

A chi lamenta miei ritardi, ricordo semplicemente che per quasi due mesi l’intero Paese è stato bloccato causa lockdown.

(dal post della pagina facebook del Presidente Marco Cacciatore, pubblicato l’8 maggio 2020)

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N.B. –  Come un disco rotto il Presidente della X Commissione Urbanistica Marco Cacciatore continua a sostenere che con un eventuale annullamento della delibera di approvazione del PTPR si piomberebbe  nel Far West, perché la sua “decadenza … comporterebbe la caduta dei vincoli paesaggistici e quindi il caos”.

Fin dall’11 aprile 2020 ha sbandierato questa sua “tesi” senza nemmeno sapere ancora che con  il ricorso alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione il Governo ha effettivamente chiesto l’annullamento, previa sospensione, della deliberazione del Consiglio Regionale n. 5 del 2 agosto 2029.

La richiesta di annullamento sembra peraltro in contraddizione con la richiesta del MIBACT di mantenere invece in vita proprio la delibera di approvazione del PTPR , ma con le Norme e le Tavole cambiate sulla base dell’accordo sottoscritto il 18 dicembre 2019.

La contraddizione è solo apparente, perché la motivazione del ricorso sta proprio nella indebita pubblicazione sul BUR del 13 febbraio 2020 della deliberazione n. 5 del 2 agosto 2019 e nella successiva emanazione della Direttiva a tutti i Comuni del Lazio del 20 febbraio 2020: la soluzione al contenzioso viene indicata proprio nella approvazione e pubblicazione della proposta di deliberazione n. 42 del 17 febbraio 2020 che sostituirebbe sia le Norme che le Tavole allegate alla deliberazione n. 5 del 2 agosto 2019.

Senza conoscere la suddetta motivazione del ricorso, con una autentica fuga in avanti il Presidente Marco Caccciatore arriva ad ipotizzare l’ipotesi secondo lui sciagurata di un annullamento della delibera di approvazione del PTPR, che potrebbe però verificarsi solo se il Consiglio Regionale non approvasse la proposta di deliberazione n. 42 del 17 febbraio 2020 e solo se alla fine (cioè fra ben più di un  anno) la Corte  Costituzionale accogliesse la richiesta del Governo.

L’eventuale annullamento avverrebbe comunque dopo il 14 febbraio 2020, che era la data ultima entro cui approvare definitivamente il PTPR e che non è stata ulteriormente prorogata, per cui dopo tale data non sarebbe più possibile approvare a posteriori il PTPR.

Ma il Presidente Marco Cacciatore dovrebbe sapere quale è la disciplina normativa che scatta in tale caso e che invece ignora del tutto: il 1° comma dell’art. 21 della legge regionale n. 24/1998 dispone che «decorso inutilmente tale termine [del 14 febbraio 2020, ndr.], operano esclusivamente le norme di tutela di cui al Capo II [che riguardano quasi interamente i cosiddetti “beni diffusi”, vincolati ope legis, ndr.] e, nelle aree sottoposte a vincolo paesistico con provvedimento dell’amministrazione competente, SONO CONSENTITI ESCLUSIVAMENTE INTERVENTI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA MANUTENZIONE, RISANAMENTO, RECUPERO STATICO ED IGIENICO E RESTAURO CONSERVATIVO.»

Riguardo alla sottolineatura che ha voluto fare il Presidente Marco Cacciatore per giustificare la sua inerzia, precisando “come fino alla decisione presa ieri dal Consiglio, non era stata data possibilità di convocare sedute se non per le Commissioni strettamente legate ai temi dell’emergenza Covid, c’è da far presente che il parere riguardo alla emergenza Covid19 espresso il 26 marzo 2020 dalla Giunta Regionale consentiva il prosieguo dello svolgimento delle riunioni delle Commissioni Consiliari Permanenti in modalità telematica nelle more dell’approvazione delle modifiche al Regolamento dei Lavori del Consiglio, parlando di “comprovate situazioni di gravità ed emergenza nazionale” fra le quali nel post pubblicato il 27 aprile 2020 sulla sua pagina facebook non rientra a suo giudizio “il caso dell’accordo Mibact-Regione sul Ptpr”, perché “i lavori del Consiglio Regionale sono rimessi a un disciplinare che delega al Presidente del Consiglio Regionale e il suo Ufficio di Presidenza la valutazione sulla convocazione di ogni Commissione – appurato che si tratti di atti sottoposti a scadenza o che riguardano la gestione emergenziale.

Sta di fatto che se tutto va bene la X Commissione Urbanistica esprimerà il suo “parere” dopo ben 86 giorni, consentendo di fatto che dal 13 febbraio 2020 il PTPR approvato il 2 agosto 209 e pubblicato indebitamente sul B.U.R.L. abbia continuato indisturbato ad essere vigente ed applicabile, rischiando così di produrre  danni irreversibili del territorio del Lazio.

Dal 4 maggio 2020 ho scritto a nome di VAS anche al Gruppo del Movimento 5 Stelle per far sapere che a nome di VAS ho chiesto l’immediata sospensione dell’efficacia della deliberazione n. 5 del 2 agosto 2019 indebitamente pubblicata sul B.U.R.L.: né il M5S né tanto meno il Presidente Marco Cacciatore hanno fin qui ritenuto di chiedere altrettanto, riservandosi in tal modo tutto il tempo utile e necessario che occorre per approvare la proposta di deliberazione consiliare n. 42 del 17 febbraio 2020.        

 Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

 

  

 

 

 

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