Massimo 20 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia: l’Ue fissa la prima “salva-mare”

 

Qual è il limite massimo di rifiuti  che una spiaggia può sopportare per ridurre l’impatto sull’ambiente marino a livelli non critici come quelli attuali?

Secondo gli esperti della Commissione europea, non bisogna superare i 20 rifiuti per ogni 100 metri di costa.

Il target, individuato al termine di uno studio che ha riguardato i dati del 2015 e del 2016, sarà ora l’obiettivo che i Paesi Ue dovranno raggiungere nel quadro della Strategia per l’ambiente marino che la Commissione sta aggiornando per accelerare la battaglia a tutela della biodiversità di mari e oceani. 

Il valore-soglia rappresenta il limite al di sotto del quale, secondo gli esperti di Bruxelles, si riescono a evitare danni ecologici e socio-economici rilevanti. 

Oggi, lungo le spiagge italiane, ci sono in media oltre 500 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia.

Un dato che la dice lunga sulla strada da fare per ripulire le nostre coste da plastica, mozziconi di sigaretta e altra spazzatura che finisce quotidianamente per inquinare il mare.

Allargando lo sguardo al resto d’Europa, sono le spiagge del Mediterraneo a essere più inquinate, con 274 rifiuti ogni 100 metri.

A seguire il mare del Nord con 233 rifiuti, il mar Nero con 106 e il mar Baltico con 40. 

Secondo Virginijus Sinkevicius, Commissario europeo all’Ambiente, “questo accordo è un segno che abbiamo intensificato la nostra lotta contro i rifiuti sulle nostre spiagge e coste, con benefici per il nostro ambiente, per la nostra ‘blue economy’ e per tutti noi“.

Così, ha continuato il commissario, “rafforziamo il nostro impegno a muoverci verso l’ambizione di arrivare all’inquinamento zero, in sinergia con i nostri obiettivi per la tutela della biodiversità.

Ora abbiamo un parametro più chiaro per mantenere i mari puliti e sani, e invito le autorità degli Stati membri a utilizzare questo valore concordato e ad adottare le misure necessarie per avere spiagge prive di rifiuti“.

La riduzione della plastica monouso“, prevista dalle norme europee, “insieme a una migliore gestione dei rifiuti e al potenziamento del riciclaggio ci aiuteranno a raggiungere questo obiettivo“, ha concluso Sinkevicius

Il target Ue dovrà essere raggiunto attraverso step intermedi.

Non è chiaro ancora se verrà fissato un anno limite. 

(Articolo di Dario Prestigiacomo, pubblicato con questo titolo il 20 settembre 2020 sul sito online “Europa Today”)

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