IL DUBBIO – Era l’albero sbagliato? I pioppi sono fuori dalla zona di cantiere

 

NARDO’ – Da qualche giorno l’attenzione di tanti neritini è concentrata in via Bellini.

Lì c’erano tre maestosi pioppi neri.

Alberi centenari dal valore inestimabile, un patrimonio collettivo.

Gli alberi, è noto, non chiedono la tessera del partito o posti di lavoro e offrono riparo a tutti.

Adesso ne sono rimasti due, uno è stato tagliato alla base e i sopravvissuti sono stati abbondantemente menomati di branche principali.

Le loro caratteristiche li classificano come alberi monumentali, abbatterli è un reato (danneggiamento).

Dopo le proteste i lavori sono temporaneamente fermi.

E dall’Amministrazione fanno sapere che era necessario abbatterlo.

Ma il progetto, in realtà, cosa dice?

Una ricostruzione per tutti.

In via Bellini ci sono due strutture pubbliche, una è la scuola materna ed elementare che moltissimi cittadini conoscono, sede di diverse sezioni elettorali.

E poi, un po’ defilata e nascosta da murature e siepi, c’è una seconda struttura chiusa e abbandonata da circa vent’anni.

Sono due immobili separati, distanti ed erano separati da un muro.

Il 17 marzo 2015, la Regione Puglia emana un avviso pubblico per la partecipazione alla procedura di selezione di interventi relativi alla riqualificazione degli edifici scolastici pugliesi.

L’Amministrazione comunale dell’epoca, guidata da Marcello Risi, partecipa al bando.

Ecco un estratto della delibera numero 4 dell’8 gennaio 2019, due anni fa come oggi.

In un mese si prepara il progetto e la Giunta vota per partecipare.

Più di un anno dopo, nel frattempo Pippi Mellone ha vinto le elezioni comunali, il progetto per la scuola di via Bellini viene ammesso a finanziamento. 

Passano 4 anni e iniziano i lavori di riqualificazione.

Il colpo d’occhio principale è quasi tutto per la palestra, una grande struttura fatiscente che si affaccia su via Volta.

L’immobile viene demolito e ricostruito in pochi giorni con grandi pezzi di cemento armato.

Tutto procede regolare sino a martedì 5 gennaio.

I residenti della zona si accorgono che gli operai iniziano a tagliare uno dei tre pioppi neri che si trova dietro la struttura chiusa da vent’anni, non interessata dai lavori di riqualificazione.

Taglia e taglia si arriva ad abbattere completamente il grande albero centenario.

Ambientalisti e residenti insorgono chiedendo la sospensione dei lavori.

Si organizzano e diffidano l’Amministrazione comunale dal continuare con l’abbattimento dei due alberi sopravvissuti ma pesantemente potati.

I due esemplari rimasti, nel frattempo, vengono misurati e presentano le caratteristiche per essere classificati monumentali.

Abbatterli o danneggiarli è un reato.

Il progetto di riqualificazione cosa prevede?

Nella tavola 1 delle operazioni “non strutturali” (azione 10.9) troviamo la relazione dove si parla di “abbattimento di alberi di alto fusto“.

Ecco il documento ufficiale:

Nella tavola 2 viene evidenziato l’inquadramento urbanistico:

La zona dove sono piantati i pioppi sembra essere esclusa.

E lo confermerebbe anche la tavola di progetto numero 8 che delimita l’area di cantiere:

Nella relazione iniziale si parla di alberi da abbattere.

Nel progetto, in effetti, ci sono e sono pure indicati nella tavola 4.

Eccola qui:

Si tratta degli alberi vicini alla nuova palestra, lato via Volta.

Gli stessi progettisti li fotografano nelle ricognizioni effettuate prima dei lavori.

Ecco la foto che allegano al progetto:

I pioppi centenari si trovano da tutt’altra parte.

In una zona che sembrerebbe trovarsi fuori dall’area di cantiere, almeno secondo il progetto presentato e approvato.

Dire che un albero era pericoloso dopo averlo tagliato di netto è un po’ ingiusto.

Un po’ come mandare sulla sedia elettrica un uomo senza un regolare processo.

Di pioppi ne rimangono altri due e al di là della loro monumentalità sono un patrimonio di tutti.

Un comitato di cittadini e anche un consigliere comunale chiedono all’Amministrazione di poterli censire come alberi monumentali.

Cosa risponderanno non lo sappiamo.

Possiamo solo ricordare la prima pagina del programma elettorale di Pippi Mellone, attualmente in carica.

La riportiamo tal quale, a beneficio di tutti:

 

(Articolo pubblicato con questo titolo l’8 gennaio 2021 sul sito online “Porta di Mare”)

*************************

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas