Amico Giardiniere a difesa dei pioppi pugliesi insieme ai Verdi Ambiente Società

 

Accolgo con sollecitudine l’invito che mi ha fatto Maria Teresa Corsi dell’associazione Verdi Ambiente e Società a contribuire alla discussione sugli errori commessi dal Comune di Nardò che hanno portato all’abbattimento di uno dei pioppi monumentali della scuola Aristide Gabelli di Nardò, cittadina leccese, e la capitozzatura dei due restanti.

Si trattava di tre vigorosi pioppi neri (populus nigra) tradizionale presenza delle nostre pianure e lungo i corsi dei fiumi dal Nord al Sud della nostra Bella Italia.

Alcuni anni fa avevo lanciato proprio un’iniziativa a favore dei pioppi battezzata, un po’ scherzosamente, “fronte per la liberazione dei pioppi“.

Il caso concreto fu quello di convincere l’azienda bilogica Il Rosamarino di Marcon (VE) a “liberare” un superbo e giovane (forse quarantenne) pioppo che era stato circondato da una legnaia il cui tetto di lamiera iniziava ad essere inglobata dalla corteccia ferendo l’albero.

L’azienda si era resa disponibile e lavorando con pinze e flessibile avevamo dato aria e nuovo spazio vitale all’albero riconosciuto come caratterizzante e motivo di orgoglio dei titolari.

I pioppi vengono spesso capitozzati (cioè privati della chioma) secondo l’uso contadino che aveva bisogno di legna da ardere e pali di sostegno.

I pioppi sono generosi di gemme avventizie e sprizzano in tutte le direzioni giovani rami lavorando alacremente e rifarsi una chioma e riparare le ferite che però non guariscono mai, portando progressivamente al marciume il cuore dell’albero che diventerà inevitabilmente cavo con gli anni e quindi più vulnerabile alle rotture.

La vicenda di Nardò purtroppo non mi stupisce: quante volte ho raccolto storie, anche in prima persona, di alberi monumentali o addirittura secolari menomati, portati alla morte e abbattuti in barba alle leggi.

Un denominatore comune di tutti questi interventi è sempre stata la pochezza professionale di chi avrebbe dovuto tutelarli, ovvero i dipendenti comunali preposti.

La realtà è che nei piccoli comuni e piccole città spesso mancano le figure professionali adatte (dottori forestali, giardinieri ben formati) e le decisioni chiave vengono prese da aziende che hanno vinto appalti avvallate da assessori all’ambiente troppo spesso incompetenti.

Nella mia città seguo con interesse la politica da una decina d’anni e dei molti che si sono susseguiti a questo incarico nessuno aveva le idee chiare di come andava gestito il patrimonio verde pubblico e ambientale della città.

I più umili si affidavano all’ufficio Ecologia e altri se ne disinteressavano.

Le leggi nazionali di tutela ci sono, come sono chiare le indicazione di censire e incrementare ogni anno il patrimonio arboreo cittadino ma le sanzioni, in caso di omissioni o violazioni, sono risibili e raramente esigibili.

Spero che la causa intentata dall’associazione VAS con l’appoggio della presidenza nazionale potrà andare a buon fine.

E qui posso testimoniare una seconda costante dei casi di malversazioni su alberi monumentali: sempre più persone si rendono conto del loro valore e hanno il coraggio di dire NO, passando anche alle vie legali quando possibile ma ribadendo con sempre maggior forza il valore e la necessità di tutelare il patrimonio arboreo e, più ampiamente, ecologico di ogni piccolo o grande comune italiano.

Gli alberi sono di certo i nostri più preziosi alleati per migliorare la qualità dell’aria, il ciclo dell’acqua, la riduzione della forza dei venti e la tutela del suolo.

Prendersi cura di quelli secolari, come anche di quelli monumentali che saranno un domani alberi secolari per i nostri nipoti, è un po’ come prendersi cura dei nostri anziani, delle memorie che solo loro custodiscono e per questo credo fermamente che sia un dovere civico e morale.

prof. Francisco Panteghini

Presidente dell’Associazione Amico Giardiniere

foto di CSA Nardò e dell’autore

Per ulteriori approfondimenti leggi: https://www.verdiambientesocieta.it/invece-di-censire-e-tutelare-il-suo-patrimonio-naturale-il-comune-di-nardo-abbatte-i-suoi-alberi-monumentali/

(Articolo pubblicato con questo titolo il 15 gennaio 2021 sul blog “Amico Giardiniere”)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas