Da oggi e fino al 30 luglio sarà possibile partecipare alla campagna di pre-acquisto del grano, del progetto “Il seme che cresce”. Sostieni l’agricoltura naturale, biologica, locale. Partecipa alla campagna di pre-acquisto. Di seguito tutte le informazioni.
Archivi Giornalieri: 16 Giugno 2015
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Sono passati 4 anni dai referendum del 12/13 giugno 2011 sull’ACQUA, dove sul secondo quesito – quello che eliminava il profitto delle Spa sugli investimenti nei servizi idrici – il SI ottenne quasi il 95,8% dei VOTI (26.130.637 voti su 27.277.276 di voti validi), indicando chiaramente una precisa indicazione alle Istituzioni democratiche: quella di approvare una legislazione che consentisse/aiutasse la ripubblicizzazione nella gestione dei SERVIZI IDRICI, tramite aziende totalmente pubbliche e controllate dai Comuni e dai cittadini a livello territoriale ampio (possibilmente coincidente con i bacini idrici). Il seguente articolo di Marco Bersani e di Corrado Oddi, pubblicato con questo titolo il 13 giugno 2015 sul “Il Manifesto”, fa una valutazione “politica” di come sia stato sostanzialmente eluso il risultato referendario di 4 anni fa sull’acqua pubblica. Sono passati 4 anni dalla straordinaria vittoria referendaria del giugno 2011 sull’acqua pubblica. In tutto il Paese si è proceduto a ripubblicizzare il servizio idrico, mediante l’uscita dei privati dalle aziende che gestiscono il servizio stesso che sono state trasformate in aziende speciali, soggetti di diritto pubblico, le tariffe sono diminuite, gli investimenti, a partire da quelli finalizzati ad abbattere le perdite d’acqua, sono stati incrementati, l’occupazione nel settore si è accresciuta per effetto degli investimenti aggiuntivi, la qualità dell’acqua è migliorata grazie a nuovi controlli. Tutto ciò grazie ad una legislazione nazionale che ha recepito l’esito del pronunciamento referendario, sostanzialmente mutuata da quella di iniziativa popolare promossa ancora nel 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e sostenuta all’epoca da più di 400.000 firme. Questo, che dovrebbe essere lo scenario normale dopo che la maggioranza assoluta dei cittadini italiani si è espressa in modo preciso, in realtà è un sogno ad occhi aperti. Anzi, contraddetto da una sorta di incubo, che è ciò che sta concretamente avvenendo. Il governo […]
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la segnalazione la segnalazione di questo brevissimo video https://www.youtube.com/watch?v=oB6fUqmyKC8 che riferisce i risultati sui pesticidi presenti nei campioni di urine di una famiglia, prima e dopo 2 settimane di passaggio da cibo industriale a cibo biologico, con la quasi scomparsa dei pesticidi nelle urine . Ci è stata trasmessa da Antonio Lupo del Comitato Amigos Sem Terra Italia a cui è arrivata dalla Segreteria generale del Movimento Sem Terra Brasile: l’ha rigirata a VAS con la seguente nota di accompagno. Il video EFFETTO ORGANICO è di COOP Sverige, catena svedese di supermercati che vende solo biologico. Nel video interviene il DR. Jorgen Magner – dello Swedish Enviromental Research Institute di Stoccolma, allego il testo del suo lavoro, una ricerca pilota, che è stata considerata seria da una dottoressa assai esperta dell’ISDE (Medici per l’ambiente) [Coop Ekoeffekten_Rapport_eng]. Oltre a far circolare informazioni sui pesticidi e i loro effetti dannosi su ambiente e uomini ( sui bambini e le donne gravide !!), penso sia da prendere in considerazione la pratica di organizzare analisi su gruppi di persone e risorse ambientali come l’acqua. Nelle Marche alcune associazioni (alla luce dei risultati di ISPRA sulle analisi eseguite scandalosamente solo in Lombardia) stanno organizzando controlli sul glifosato presente nelle acque superficiali di fiume, acque captate per uso potabile. Qualche anno fa i Comitati della Val di Non hanno fatto analisi sugli abitanti delle zone circostanti le coltivazioni di mele (non sui contadini!) e hanno trovato presenze importanti di pesticidi, mentre le analisi fatte dall’ASL non ne avevano trovate. In molti paesi europei (ma non in Italia) gli Amici della Terra hanno organizzato analisi di gruppi di cittadini, trovando assai frequentemente glifosato nelle urine: da dove proviene questo glifosato? Forse anche dai residui presenti nei mangimi (soprattutto soiaOGM ) […]