VENEZIA. Traffico crocieristico in calo a Venezia negli ultimi due anni e anche in quello in corso, e una richiesta precisa che arriva dal presidente – in scadenza – della Venezia Terminal Passeggeri Sandro Trevisanato: quella che per la fase transitoria, in attesa del nuovo tracciato per le Grandi Navi (un’attesa che potrebbe durare diversi anni) il Governo, con nuovo decreto, abolisca il limite delle 96 mila tonnellate, ora vigente, per consentire l’ingresso in laguna delle navi da crociera. La previsione per il 2016 annunciata da ieri da Vtp, è quella di un milione 550 mila passeggeri. Nel 2015, i passeggeri erano stati 1.582.483, contro il milione e 733 mila del 2014 e il milione e 815 mila passeggeri del 2013. Un calo – secondo Trevisanato e l’amministratore delegato di Vtp Roberto Perocchio – dovuto appunto al limite di tonnellaggio, accettato dalle compagnie per entrare in laguna, che allontana quelle più grandi e più nuove e rischia appunto di ridimensionare lo scalo veneziano. «Il limite delle 96 mila tonnellate» ha commentato Trevisanato «ha imposto una notevole riorganizzazione della società e, se non ci fossimo adoperati con l’aiuto delle compagnie, il calo indotto dal limite non sarebbe stato solo del 7 per cento, nel 2015, ma del 60 per cento. Adesso, però, siamo giunti al punto di non ritorno: se rimarrà il limite delle 96 mila tonnellate, che le compagnie rispettano volontariamente per non avere problemi, il porto crociere di Venezia sarà portato ad una marginalizzazione, specie pensando che, di 47 navi in costruzione fino al 2021, ben 38 superano le 96 mila tonnellate». Trevisanato, giunto al termine del suo mandato (prorogato solo in attesa del riassetto di Vtp), invoca due misure da parte del governo, da prendere entro il 2016, per evitare che le compagnie si spostino verso altri […]