Discarica di Magliano Romano: il Comune annuncia il ricorso al TAR contro l’ennesima autorizzazione rilasciata dalla Regione

 

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Il Comune di Magliano Romano ha voluto fare un inserto a pagamento sul giornale di novembre dei Comuni di Roma Nord e della Valle del Tevere “Il Nuovo” per annunciare la sua intenzione di fare ricorso al TAR del Lazio contro 2 autorizzazioni rilasciate dalla Regione Lazio a favore della discarica di Magliano Romano.

Si tratta della  determinazione-g11647-del-13-ottobre-2016 e della determinazione-g11762-del-14-ottobre-2016 con cui è stata accolta la richiesta presentata il 25 febbraio 2016 dalla S.r.l. “Idea 4” che gestisce la discarica di inerti di Magliano Romano “di variante non sostanziale della autorizzazione posseduta…… per la deroga su tutti i parametri di tabella 2 articolo 5 DM 27/09/2010 e s.m.i., con esclusione del DOC…..”.

I valori in deroga sono riportati nella tabella seguente:

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L’11 marzo 2016 l’Area “ Ciclo Integrato dei rifiuti”, pur se in passato ha trattato questo tipo di deroghe come “modifiche non sostanziali”, ha ritenuto che, alla luce di quanto affermato nella direttiva ministeriale, la richiesta debba essere istruita come “modifica sostanziale”: nella stessa data è stata indetta la Conferenza dei Servizi.

Lo stesso giorno la S.r.l. “Idea 4” si è riservata, qualora emergeranno elementi di danno, di impugnare il provvedimento di eventuale rigetto.

L’8 aprile 2016 si è svolta la 1° Conferenza dei Servizi, a cui è stato invitato dietro sua espressa richiesta il “Comitato di bacino Valle del Treja”, ma non il Comune di Magliano Romano, che ha lamentato di non avere ricevuto la convocazione, per cui è stata indetta una 2° Conferenza dei Servizi.

Il 22 aprile 2016, come fatto presente anche nel suddetto comunicato, il Comune di Magliano Romano ha inviato una nota con cui sono state fate una serie di osservazioni fra cui la constatazione che “…. il nuovo progetto proposto prevede i livelli di tutela di una discarica di non pericolosi e che pertanto solo formalmente risulta essere una discarica di rifiuti inerti “.

Il 25 aprile anche il Comitato “No discarica” ha inviato una nota contenente osservazioni in merito alla istanza.

Altrettanto ha fatto poi il “Comitato di bacino Valle del Treja” il successivo 10 maggio, quando si è svolta la 2° Conferenza dei servizi nel corso della quale il rappresentante della Sezione provinciale di ARPA LAZIO ha dato lettura del seguente parere favorevole con prescrizioni: “La verifica numerica del rischio ha condotto ai medesimi risultati presentati dalla Società, evidenziando una sostanziale correttezza del calcolo.  

Tuttavia, è opportuno sottolineare, che i risultati del modello sono validi esclusivamente nello scenario descritto (es. altezza corpo rifiuti, geometria della discarica) e che ogni variazione comporterebbe una rimodulazione del calcolo. 

Si rimanda a codesto Ufficio la valutazione finale sulla “richiesta di deroga, segnalando che nella documentazione esaminata dallo scrivente Servizio non risultano presentì tutte, le informazioni di cui al comma 2 della suddetta nota ISPRA…..

Con la Determinazione G11647 del 13 ottobre 2016 il Direttore regionale del Governo del Ciclo dei Rifiuti Arch. Demetrio Carini ha deciso di adottare il provvedimento conclusivo, approvando poi con la Determinazione 11762 del 14 ottobre 2016 le deroghe sui parametri di Tabella 2 articolo 5 del Decreto Ministeriale del 27 settembre 2010.

C’è da mettere in evidenza che nella Determinazione 11762 del 14 ottobre 2016 è precisato che il provvedimento “sarà notificato alla IDEA4 s.r.l. e sarà trasmesso alla Città Metropolitana di Roma, al Comune di Magliano Romano, alla Sezione Provinciale di Roma di ARPA Lazio, alla Associazione “Comitato di bacino Valle del Treja” nonché pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio” (supplemento-n-1-del-bur-n-85-del-25-10-2016).

Con la comunicazione fatta sul giornale “Il Nuovo” il Comune di Magliano Romano ha fatto sapere che impugnerà al TAR del Lazio le due suddette Determinazioni, senza sapere a quel momento che l’Arch. Demetrio Carini appena una settimana dopo ha sottoscritto la nuova determinazione-g01256-del-20-ottobre-2016, con cui ha deciso di autorizzare nuovamente gli stessi 21 Codici CER, approvati con la determinazione-g09137-del-22-luglio-2015 che è stata annullata dal TAR del Lazio con ben 2 distinte sentenze.

Il provvedimento è stato impugnato al TAR del Lazio con il ricorso n. 12933 del 6 novembre 2015 (promosso dai titolari di due aziende agricole limitrofe alla discarica) e con il ricorso n. 13784 del 20 novembre 2015 (promosso da molti soci del “Comitato No Discarica Magliano Romano” e dalla associazione “Gruppo Ricerca Ecologica”): i due ricorsi sono stati poi riuniti ed hanno portato alla sentenza-n-5274-del-5-maggio-2016 con cui la Sezione I Ter del TAR del Lazio ha annullato la Determinazione A09137 del 22 luglio 2015.

La Determinazione A09137/2015 è stata impugnata anche dal Comune di Magliano con un ricorso che è stato accolto ed ha portato alla sentenza-n-5275-del-5-maggio-2106, con cui è stato annullato il provvedimento della Regione.

Malgrado le due sentenza avverse, il Responsabile della Direzione Regionale Governo del Ciclo Rifiuti, Dott. Demetrio Carini, ha firmato la determinazione-g1256-del-20-ottobre-2016, con cui – pur prendendo “atto dell’annullamento della Determinazione G09137 del 22.7.2015 giuste sentenze N. 05274/2016 e N. 5275/2016 del TAR Lazio” – ha ugualmente deciso di “approvare la modifica non sostanziale della Determinazione A06398 del 06/8/2013 con l’inserimento nell’elenco dei codici CER in ingresso di ulteriori codici”: si tratta degli stessi 21 Codici CER. (vedi http://www.vasonlus.it/?p=39051)

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A motivazione del provvedimento viene portato il passo della sentenza n. 5274/2016 con cui la Sezione I Ter del TAR del Lazio ha disposto “l’annullamento della determinazione ed il procedimento di assenso, avviatosi su iniziativa di Idea4, deve poter riprendere il suo corso a partire da una rielaborazione appropriata, dettagliata e soddisfacente del protocollo di parte, onde renderlo idoneo rispetto alle finalità di garanzia e rassicurazione segnalate dall’Arpa”.

In ottemperanza alla Sentenza n. 05274/2016 del TAR Lazio, la Regione ha sentito “la necessità di integrare l’atto di assenso con apposito Allegato tecnico elaborato su istruttoria dell’ufficio che definisca le modalità di accettazione dei rifiuti con particolare riguardo ai nuovi codici CER oggetto dell’istanza e nel rispetto della normativa vigente per l’ingresso dei rifiuti in discarica”.

Ha quindi interessato l’ARPA che con nota prot. 53916 del 02/7/2015 aveva già espresso il parere favorevole sul Protocollo di accettazione proposto dalla Società affermando che “le modalità di accettazione proposte risultano in linea con vigente normativa e appaiono essere uno strumento idoneo per la verifica delle suddette condizioni.”

La Regione Lazio ha allora “RITENUTO approvare l’istruttoria di cui in premessa in ottemperanza alla Sentenza N. 05274/2016 e N. 05275/2016 del TAR Lazioe di approvare l’Allegato tecnico denominato “Protocollo di accettazione dei rifiuti” parte integrante del presente atto e relativo alle modalità di accettazione dei rifiuti in discarica come da parere favorevole di Arpa Lazio prot. 53916 del 02/7/2015”.

Contestualmente alla autorizzazione dei 21 Codici CER è stato approvato l’ allegato-tecnico-alla-determinazione-go1256-del-20-ottobre-2016, presentando “l’Allegato tecnico denominato ‘Protocollo di accettazione dei rifiuti’ parte integrante del presente atto e relativo alle modalità di accettazione dei rifiuti in discarica come da parere favorevole di Arpa Lazio prot. 53916 del 02/7/2015parte integrante del presente atto”.

Dal ricorso del Comune di Magliano Romano si viene a sapere che “le 21 tipologie di rifiuti autorizzati sono le stesse tipologie di rifiuti di cui all’istanza di VIA depositata in data 29.07.2014 di modifica sostanziale per trasformazione della discarica da rifiuti inerti a rifiuti pericolosi e per la quale Arpa Lazio non ha ancora espresso parere favorevole.”  

Va fatto presente al riguardo che il 29 luglio del 2014 la S.r.l. “Idea 4” ha presentato in Regione Lazio istanza per la richiesta di giudizio della compatibilità ambientale inerente la variante sostanziale per la riclassificazione della discarica da rifiuti inerti già autorizzata a rifiuti speciali non pericolosi e contestuale autorizzazione all’ingresso in discarica di circa 100 tipologie di codici CER, tra i quali figurano tra l’altro gli stessi 21 codici che verranno autorizzati con la determinazione n. G09137 del 22.07.2015.

Se l’affermazione del Comune di Magliano Romano rispondesse al vero e si considera che i rifiuti speciali non pericolosi sono cosa diversa dai rifiuti inerti, si arriva allora alla conclusione che tanto con la Determinazione G09137 del 22.7.2015 (annullata da ben 2 sentenze del TAR) quanto con la Determinazione G1256 del 20 ottobre 2016 si continuano a voler far rientrare nella famiglia degli “inerti” 21 Codici CER che rientrerebbero invece a pieno titolo nella categoria dei rifiuti speciali non pericolosi (per stessa ammissione della S.r.l. “Idea 4”).

Quand’anche si volesse ritenere che sia stato ottemperato alla Sentenza del TAR n. 5274/2016, la Determinazione G1256 del 20 ottobre 2016 non risulta affatto che abbia ottemperato anche alla sentenza n. 5275/2016 ottenuta dal Comune di Magliano, dal momento che non vi si parla di nessun protocollo da rielaborare e soprattutto perché se così fosse veramente si dovrebbe considerare superata (e passata in giudicato”) la stessa sentenza.

La prova tangibile che così non è viene dal fatto che la Regione non ha ritenuto di impugnare al Consiglio di Stato la sentenza n. 5274/2016 ottenuta dal Comitato No Discarica Magliano Romano (perché superata dalla sua presunta ottemperanza), mentre ha deciso di impugnare la sentenza 5275/2016 ottenuta per l’appunto dal Comune di Magliano con un ricorso-al-consiglio-di-stato-della-regione-lazio, depositato il 29 luglio 2016. 

In modo ancor più grave la Determinazione G1256 del 20 ottobre 2016 riporta per di più nelle premesse che “con determinazione G11762 del 14/10/2016 sono state approvate le deroghe sui parametri di tabella 2 articolo 5 DM 27/09/2010 riportate espressamente nella citata determinazione che si applicano anche ai codici di cui alla presente determinazione“: con la Determinazione G11762 del 14 ottobre 2016 si autorizza in deroga ad accettare in discarica rifiuti che hanno valori triplicati rispetto al Decreto Ministeriale del 27 settembre 2010, che stabilisce i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica.

Sulla base di tutto quanto sopra esposto, il Comune di Magliano Romano deve ora valutare l’opportunità di impugnare al TAR non solo le Determinazioni G11647 del 13 ottobre 2016 e G11762 del 14 ottobre 2016, ma anche e soprattutto la Determinazione G1256 del 20 ottobre 2016 di cui la Determinazione G11762/2016 costituisce un atto connesso.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

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