Conferenza stampa alla Camera dei deputati per presentare la mozione parlamentare, proposta dal Coordinamento Nazionale No Triv assieme ad A Sud e a Green Italia, per evitare che nelle acque territoriali ci siano nuove trivellazioni petrolifere, cosa che, nonostante le smentite del governo, sarebbe resa possibile, eludendo la normativa esistente, in base al recente Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 7 dicembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 2017. La bozza della proposta di modifica all’art. 38 d.l. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 prevede: «All’articolo 38 aggiungere il seguente comma: comma 1-bis: “La Conferenza Stato Regioni, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico sentito il Ministero dell’Ambiente, predispone un piano delle aree in cui sono consentite le attività di cui al comma 1. Il piano di cui al primo periodo è adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare”». L’iniziativa hanno aderito, firmando e presentando la mozione, parlamentari di diversi schieramenti: Sinistra Italiana, Alternativa Libera, Articolo 1 – Mdp, Possibile, alcuni parlamentari del PD e (separatamente) il Movimento 5 stelle), prende spunto dall’”Appello per il ripristino del piano delle aree” sottoscritto da oltre 130 associazioni ambientaliste, organizzazioni nazionali e comitati locali e da più di 120 personalità che, anticipando la revisione della Strategia energetica nazionale (Sn), preannunciata dal ministro Calenda, ritengono necessario riportare il Piano delle Aree al centro del dibattito e dell’iniziativa politica a livello nazionale. Nell’appello per la “Proposta di Legge avente ad oggetto il ripristino del Piano delle Aree”, si legge: «Il responso delle urne del 4 Dicembre è stato netto. Il tempo fin qui trascorso ed i fatti intervenuti all’indomani della consultazione referendaria sono tali da indurci a […]