Archivi Giornalieri: 7 Giugno 2017
Mentre le associazioni ambientaliste statunitensi hanno passato la scorsa settimana a denunciare l’uscita degli Usa dall’Accordo di Parigi e la rinuncia di Donald Trump ad esercitare una qualsiasi leadership nella lotta ai cambiamenti climatici, Trump preparava un’altra delle sue decisioni contro tutti e tutto, meno che contro le Big Oil. Ha infatti deciso di approvare provvisoriamente test sismici con la tecnica dell’airgun nell’Eastern Seaboard, il primo passo verso la trivellazione offshore dell’Atlantico statunitense. Il permesso, che verrà pubblicato oggi nel Federal Register, permette in particolare alle 5 compagnie petrolifere che cercano riserve petrolifere nei fondali dell’’Atlantico Usa «l’accidentale, ma non intenzionale» interferenza con «un piccolo numero di mammiferi marini». In realtà, come spiega Oceana, «secondo le stime del governo, i test sismici con l’airgun nell’Atlantico potrebbe ferire ben 138.000 mammiferi marini come delfini e balene, mentre disturberebbe le attività vitali di altri milioni di animali». Su ThinkProgress, Samantha Page ricorda che «il testing sismico è un metodo per determinare la composizione del fondo dell’oceano tracciando i riverberi di boom sonici molto forti sott’acqua. La pratica è nota per distruggere la vita acquatica, inclusi pesci, tartarughe marine, e mammiferi come le balene, e richiede un permesso “incidental take”». Il direttore del progetto marine mammal protection del Natural resources defense council (Nrdc), Michael Jasny, sottolinea che con il rumore prodotto dai test sismici «è come gettare la dinamite in acqua» e ha definito la decisione di Trump «una grave aggressione alla vita dell’oceano». Ingrid Biedron, una biologa marina di Oceana, spiega ancora: «Gli airgun sismici creano uno dei più forti suoni artificiali nell’oceano. Gli airgun sismici sparano intense raffiche di aria compressa ogni 10 a 12 secondi, 24 ore al giorno, per settimane o mesi e mesi. Il rumore da queste esplosioni è così forte che può essere sentito fino a […]
Oceani a rischio come mai prima d’ora, minacciati soprattutto dalla plastica che inquina i mari di ogni angolo del globo, ma anche da pesca non sostenibile e cambiamenti climatici. L’allarme è stato lanciato dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che ieri sera ha aperto la Conferenza sugli oceani che si svolge fino a venerdì nella sede delle Nazioni Unite a New York in occasione della Giornata mondiale degli oceani che si celebra l’8 giugno. Citando studi recenti, Guterres ha sottolineato che se non si prenderanno misure adeguate in mare i rifiuti di plastica potrebbero superare i pesci entro il 2050. La conferenza è anche il primo grande evento dedicato al clima dall’annuncio di Donald Trump sul ritiro degli Usa dall’accordo di Parigi. L’obiettivo di questo summit, ha sottolineato Guterres, è quello di “invertire la marea” e provare a risolvere i problemi che l’uomo stesso “ha creato“. “Dobbiamo mettere da parte gli interessi nazionali a breve termine per evitare una catastrofe globale a lungo termine“, ha detto. Secondo le stime citate da Guterres, negli oceani ci sono oltre 150 milioni di tonnellate di plastica. Anche il clima è un fattore di minaccia: le emissioni di carbonio stanno provocando l’innalzamento del livello dei mari e rendendo le acque più acide, con sempre meno ossigeno. Tra i primi annunci fatti alla Conferenza quello del Gabon per la creazione della maggiore area marina protetta d’Africa, una rete di nove nuovi parchi e 11 riserve. (ANSA del 6 giugno 2017, ore 11:13)
Piano Casa, la sanatoria è illegittima. Il giudizio insindacabile è quello della Corte costituzionale che ha preso in esame la legge regionale n. 6/2016 emanata dalla Campania. Con la sentenza n. 107/2017, infatti, il massimo organo di garanzia del nostro Paese ha bocciato senza appello il documento legislativo sul Piano Casa emanato dal Governatore De Luca: la norma sarebbe in contrasto con il Testo Unico dell’Edilizia. Il Piano Casa della Regione Campania è stato prorogato al 31 dicembre 2017, e dopo pochi mesi dalla proroga è arrivata una correzione alla normativa su ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni. Si tratta della possibilità di ottenere il titolo abilitativo in sanatoria per gli interventi che sono stati realizzati senza permesso, ma che per le loro caratteristiche risultano conformi al Piano Casa. Questa possibilità è stata prevista dalla legge regionale n. 6/2016 (collegato alla legge di stabilità regionale) che ha introdotto anche altre modifiche. Una pronuncia, quella campana, che aveva già fatto storcere il naso al Governo, che nel giugno del 2016 aveva impugnato la legge eccessivamente “buonista”. Ora, anche la Corte costituzionale riconosce i dubbi dell’Esecutivo: non può ritenersi fondato una normativa che trasforma in legale un intervento abusivo in quanto, nel frattempo, la giurisprudenza ha subito delle variazioni. Una sorta di “condono” che ha portato all’illegittimità costituzionale della legge campana. Anche perché il Testo unico dell’edilizia (D.P.R. n. 380/2001) prevede la doppia conformità degli interventi: per beneficiare della cosiddetta sanatoria, infatti, i lavori devono risultare conformi alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento in cui sono stati realizzati e – naturalmente – in sintonia alla data di presentazione della domanda di regolarizzazione. Come si evince dalla sentenza della Corte costituzionale, il Piano Casa iniziale originario (riferibile alla L.R. n. 19/2009) è stato più volte prorogato da leggi che hanno anche apportato […]
Il Comune di Toro, 1.391 abitanti in provincia di Campobasso, ha introdotto a dicembre 2016 un innovativo sistema di gestione dei rifiuti urbani. Infatti, sono state posizionate sul territorio comunale 15 eco-isole informatizzate per la raccolta di tutte le frazioni con conferimento diretto da parte dei cittadini mediante tessera sanitaria. Contestualmente sono stati eliminati tutti i cassonetti presenti sul territorio comunale e distribuito alle utenze il kit per la raccolta differenziata unitamente al materiale informativo ed agli incontri pubblici (a cura di Achab Med). Risultato? In pochissime settimane Toro ha raggiunto oltre il 70% di raccolta differenziata! “Siamo soddisfatti del risultato raggiunto grazie alla collaborazione di tutta la cittadinanza – ha affermato il Sindaco Angelo Simonelli – Toro si estende su una superficie di 23,95 kmq con una densità di 58,1 per kmq quindi con una presenza significativa di case sparse, tipica di tanti piccoli Comuni italiani, che ha spinto l’Amministrazione comunale a ricercare la migliore soluzione sia da un punto di vista organizzativo che economico. La gestione dei rifiuti improntata sulle ecoisole informatizzate è molto semplice per i cittadini che muniti della propria tessera sanitaria possono conferire comodamente, e senza vincoli di giorni e orari, i propri rifiuti differenziati. Quando l’eco-isola raggiunge il massimo riempimento, grazie ad un sistema informatizzato, invia un segnale alla ditta di Igiene Urbana che provvede tempestivamente allo svuotamento. In futuro sarà possibile prevedere anche delle premialità per le utenze virtuose ed eventualmente applicare la tariffa puntuale”. Insomma, una sfida vinta da parte del Comune di Toro e frutto di una sinergia tutta molisana in quanto le ecoisole sono state fornite dalla locale Ecocontrolgsm di Termoli (CB). In una Regione dove la raccolta differenziata non supera il 10%, l’esperienza di Toro può rappresentare una “best practice” per tanti piccoli Comuni in cerca di soluzioni innovative nella gestione rifiuti. (Articolo di Massimo Santucci, pubblicato con questo titolo il 4 giugno 2017 […]
In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell’Oceano, l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR) organizza in stretta collaborazione con la rete Ocean Literacy Italia, il Museo di Storia Naturale di Venezia, l’Università di Padova, il Museo di Zoologia Adriatica Giuseppe Olivi, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Progetto Desire e l’iniziativa Emotion for Change, un evento pubblico finalizzato a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del mare. “Un mare per tutti” avrà luogo giovedì 8 giugno dalle 17 alle 20 presso l’Istituto di Scienze Marine, Arsenale Tesa 102, Castello 2737/F, Venezia L’evento si aprirà con alcuni interventi che forniranno una panoramica sui diversi modi in cui si può conoscere il mare, dalla ricerca scientifica alla divulgazione, dal mondo dello sport a quello dell’arte. A seguire la musica di “Emotion for change” porterà il pubblico ad avvicinarsi al tema dei cambiamenti globali anche attraverso le proprie emozioni. Infine, ricercatori e divulgatori scientifici parleranno del mare, in sette punti informativi, raccontando le proprie attività di ricerca ed illustrando le principali caratteristiche di questo straordinario ambiente ed i problemi emergenti che lo minacciano. Il racconto sarà ispirato ai sette principi dell’Ocean Literacy, una rete mondiale, recentemente istituita anche in Italia, che ha lo scopo principale di far comprendere a un pubblico vasto – dai singoli cittadini ai decisori politici – come il mare influenzi la nostra esistenza e come noi influenziamo l’esistenza del mare. La sede dell’Istituto di Scienze Marine è raggiungibile dalla ferrovia e da Piazzale Roma tramite la linea 5.2, fermata Celestia o Bacini seguendo le indicazioni riportate nel seguente link: http://www.ismar.cnr.it/organizzazione/venezia-sede