VAS sollecita l’insediamento dei Presidenti e dei Consigli Direttivi degli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali istituite nel Lazio

 

Prot. n. 14/2018                                                                                 Presidente Giunta Regionale del Lazio

Nicola Zingaretti

Assessore Agricoltura Ambiente e Risorse naturali

Enrica Onorati

Presidente del Consiglio Regionale

Daniele Leodori

Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali

Vito Consoli

Oggetto – Insediamento dei Presidenti e dei Consigli Direttivi degli Enti di gestione delle aree naturali protette regionali istituite nel Lazio

 Come dovrebbe esser noto, negli ultimi 6 anni e mezzo la gestione dei parchi e delle riserve naturali regionali istituite nel Lazio è stata svolta ininterrottamente senza Presidenti e senza Consigli Direttivi, con un commissariamento straordinario che è iniziato il 12 agosto 2010  con la Giunta Polverini e che è proseguito fino al 30 settembre 2016 con la precedente Giunta Zingaretti, per essere poi prorogato dapprima fino al 30 novembre 2016 e successivamente fino al 14 gennaio 2017, quando senza nessun procedimento di evidenza pubblica con appositi decreti del Presidente della Giunta Regionale sono stati nominati come Presidenti degli Enti di gestione quasi tutti i Commissari Straordinari uscenti, ad eccezione dell’Ente Parco del complesso lacuale di Bracciano-Martignano e dell’Ente Parco della Riviera di Ulisse, i cui Presidenti sono stati poi nominati entrambi il 30 gennaio 2017: ma tutti i 13 Presidenti sono stati insediati da allora fino ad oggi senza i rispettivi Consigli Direttivi, in aperta violazione delle lettere b) e c) del 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12 del 6 agosto 2016, di cui non sono state rispettare le scadenze per ognuna delle procedure da espletare, nemmeno riguardo all’insediamento delle nuove Comunità del Parco ed al rinnovo delle loro cariche.

Ai sensi del 7° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12/2016, «Il consiglio direttivo … è rinnovato entro quarantacinque giorni dalla data dell’insediamento della nuova Giunta regionale».

Il 23 marzo 2018 il neo Presidente Nicola Zingaretti ha presentato la nuova Giunta Regionale: se il 23 marzo 2018 si assume come data dell’insediamento, ne deriva allora che entro il prossimo 7 maggio dovrebbero essere insediati tutti i Consigli Direttivi degli Enti di gestione delle aree naturali protette istituite nel Lazio.

Non risulta che fino a tutt’oggi, a distanza cioè di 26 giorni dall’insediamento della Giunta Regionale, sia stata avviata nessuna delle procedure che deve portare ad insediare tutti i Consigli Direttivi: ne consegue che rimangono 19 giorni appena per  espletare tutte le seguenti procedure nel rispetto di quanto prescrive al riguardo la legge regionale n. 29/1997, così come modificata dalla legge regionale n. 12/2016.

Nomina ed insediamento dei Presidenti degli Enti di gestioneLa nuova disposizione approvata al riguardo comporta l’obbligo per il Presidente della Giunta Regionale di designare ogni Presidente dei Consigli Direttivi dei 13 Enti di gestione, sentito l’Assessore all’Ambiente, senza precisare forme e modalità di tale procedura ed in che termini di tempo la medesima procedura debba essere conclusa: per un opportuno confronto si fa presente che nel 2010 l’allora responsabile della Direttore Regionale Ambiente arch. Giovanna Bargagna ha fatto pubblicare un avviso pubblico che invitava «i soggetti, che si siano distinti per gli studi e per le attività nel campo della protezione dell’ambiente, interessati a candidarsi alla carica di Presidente del Consiglio Direttivo degli Enti sopracitati, … a far pervenire improrogabilmente entro e non oltre il 9 luglio 2010, anche via fax, le candidature, con allegato curriculum vitae».

Per la scelta e l’insediamento degli attuali Presidenti ancora in carica degli Enti di gestione Nicola Zingaretti non ha seguito invece nessun procedimento di evidenza pubblica né ha fatto conoscere nei rispettivi decreti di nomina il  curriculum vitae di ognuno dei soggetti da lui scelti insindacabilmente, senza nemmeno darne le motivazioni.

Si chiede pertanto al Presidente della Giunta Regionale di seguire lo stesso procedimento di evidenza pubblica adottato nel 2010, coordinandosi con l’Assessore all’Ambiente per la selezione dei soggetti da scegliere sulla base del rispettivo curriculum vitae, fornendo in ogni decreto di nomina la motivazione che «deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria», così come prescrive il 1° comma dell’art. 3 della legge n. 241/1990. 

L’insediamento dei Presidenti dovrebbe comunque avvenire contestualmente all’insediamento dei Consigli Direttivi.

Nomina dei 4 membri aggiunti di ogni Comunità del ParcoNel rispetto delle prescrizioni imposte dalla vigente legge regionale n. 29/1997 il Presidente della Giunta Regionale del Lazio deve provvedere a completare tutte le nomine dei quattro rappresentanti che la legge regionale n. 12/2016 impone di aggiungere ad ogni Comunità del Parco, di cui due designati dalle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale e altri due designati dalle associazioni ambientaliste a livello regionale.

 Si chiede pertanto al Presidente della Giunta Regionale di seguire lo stesso suddetto procedimento di evidenza pubblica, coordinandosi anche qui con l’Assessore all’Ambiente per la selezione dei soggetti da scegliere sulla base del rispettivo curriculum vitae, fornendo in ogni decreto di nomina la motivazione che «deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria», così come prescrive il 1° comma dell’art. 3 della legge n. 241/1990.  

Insediamento di ogni Comunità del Parco – Senza i suddetti 4 membri aggiunti ogni Comunità del Parco non può essere insediata sempre dallo stesso Nicola Zingaretti, per consentirle di nominare nella sua prima seduta ufficiale un Presidente ed un Vice Presidente, laddove mancanti, in modo da essere così pienamente operativa.

Designazione da parte della Comunità del Parco  di due suoi rappresentanti in seno al Consiglio Direttivo – Una volta diventata pienamente operativa, ogni Comunità del Parco è in grado di designare i due suoi rappresentanti in seno al Consiglio Direttivo del rispettivo Ente di gestione, ai sensi della lettera b) del 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997.

Va messo in rilievo che senza la designazione dei due suddetti membri, e la conseguente loro nomina con specifico decreto del Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti, non può essere insediato il rispettivo Consiglio Direttivo.

Designazione da parte del Consiglio Regionale di due suoi rappresentanti in seno al Consiglio DirettivoCon riferimento specifico invece alla lettera c) del 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997, così come modificato dalla legge regionale n. 12/2016, secondo cui  ogni Consiglio Direttivo è composto anche da altri due membri, che devono essere designati dal Consiglio Regionale «sentite le organizzazioni agricole ed ambientaliste».

A tal riguardo sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 88 del 3 novembre 2016 è stato pubblicato un «avviso pubblico per la presentazione delle candidature ai fini della designazione, da parte del consiglio regionale, di due membri del consiglio direttivo di dodici enti di gestione di aree naturali protette di interesse regionale».

Si chiede di seguire lo stesso procedimento.

È stato però precisato  all’epoca in modo alquanto equivoco che «con il presente avviso se per un verso non si attiva alcuna procedura concorsuale o preconcorsuale, dal momento che non sono previste graduatorie di merito o attribuzioni di punteggio, per un altro si intende garantire, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa di riferimento e ferma restando la discrezionalità del Consiglio regionale nella designazione, la piena applicazione dei principi di pubblicità, trasparenza e partecipazione».

Per garantire a tutti gli effetti la piena applicazione dei principi di pubblicità, trasparenza e partecipazione, pur senza graduatorie di merito o attribuzioni di punteggio, la selezione dei soggetti che si verranno a candidare dovrà comunque avvenire tenendo nel dovuto conto ogni curriculum vitae (perché differentemente non avrebbero nessun valore) e dovrà essere formalizzata con apposita deliberazione del Consiglio Regionale che fornisca una motivazione che «deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria», così come prescrive il 1° comma dell’art. 3 della legge n. 241/1990. 

Il procedimento che è stato invece seguito dalla Regione Lazio a tal riguardo si è concluso in modo del tutto anomalo da parte del Presidente Daniele Leodori, che di fronte alla inaccettabile inerzia del Consiglio Regionale, «si è sentito autorizzato ad esercitare i poteri sostitutivi previsti dalla normativa vigente in materia» senza dare alcuna dimostrazione di come e perché le persone siano state scelte tra il totale dei candidati e se tale scelta sia stata doverosamente fatta «tra persone che si siano distinte per gli studi e per le attività nel campo della protezione dell’ambiente con comprovata esperienza di gestione ed adeguato curriculum”».

Si chiede pertanto al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, di far rispettare tutti i dettami di legge al riguardo.

Dal momento che non saranno materialmente rispettabili i 19 giorni appena che rimangono per  espletare tutte le suddette procedure, si invitano le SS.LL. a non reiterare un ennesimo commissariamento che assumerebbe il significato di una recidiva quanto inaccettabile omissione di atti dovuti d’ufficio.

Si rimane in attesa di un riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli articoli 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.

Distinti saluti.

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

 

Roma, 18 aprile 2018

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L’istanza di VAS è stata trasmessa per posta elettronica anche a tutti i capogruppo della Regione Lazio per opportuna conoscenza e l’eventuale seguito politico di rispettiva competenza

 

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