Archivi Giornalieri: 10 Giugno 2018
Dal gelido splendore dell’Artico alle nere profondità della fossa dell’oceano Mariana, i rifiuti di plastica minacciano i nostri mari, uccidendo la fauna selvatica e inquinando la catena alimentare. «I fatti sono innegabili – dice l’United Nations environment programme (Unep) – ogni anno più di 8 milioni di tonnellate di plastica entrano nei nostri oceani. Secondo una stima, entro la metà di questo secolo il 99% degli uccelli marini avrà ingerito la plastica. È un’immagine che fa riflettere, ma lavorando insieme possiamo cambiare questa narrazione». L’Unep sottolinea che «possiamo trarre ispirazione dalle persone che in tutto il mondo che stanno facendo tutto il possibile per arginare la marea tossica e difendere cambiamenti a lungo termine che ridefiniranno in modo permanente la nostra relazione con la plastica» e per celebrare la Giornata mondiale degli oceani, indica come esempi alcune persone straordinarie che stanno combattendo battaglie per i nostri mari. Tiza Mafira: fare guerra ai sacchetti di plastica in Indonesia. Tiza Mafira, avvocato e direttrice dell’ Indonesia Plastic Bag Diet Movement è la leader di una prolungata campagna per vietare i sacchetti di plastica monouso nel suo Paese. Nel 2015 la sua organizzazione ha lanciato una petizione chiedendo ai rivenditori di non distribuire più gratuitamente i sacchetti di plastica. Nel 2016 l’Indonesia ha introdotta una sperimentazione nazionale di una tassa sui sacchetti di plastica. Dopo 6 mesi c’era già una riduzione del 55% nell’uso dei sacchetti di plastica. Diverse province indonesiane hanno iniziato a preparare regolamenti e due città hanno bandito i sacchetti di plastica nei moderni negozi al dettaglio. Anche se il problema della plastica può sembrare insormontabile, Mafira non perde la speranza ed è convinta che, in definitiva, la soluzione sia semplice: «La plastica è una cosa così tangibile. È visibile, la usi tutti i giorni, la vedi e puoi testimoniare l’enorme volume della sua […]
Più di due terzi di campioni di cozze, gamberi e sale sono risultati contaminati dalle microplastiche, dalle analisi in laboratorio di Altroconsumo. L’inchiesta è stata svolta in collaborazione con altre quattro associazioni di consumatori europee di Austria, Belgio, Danimarca e Spagna. Il laboratorio coinvolto ha analizzato in tutto 102 campioni: 38 di sale marino, 35 di cozze e 29 di gamberi. L’inquinamento da plastica dei mari non è dato solo dai sacchetti o dagli imballaggi, bottiglie e oggetti. Oltre a questo, esiste un inquinamento fatto di plastiche sotto forma di microparticelle, per esempio quelle aggiunte a cosmetici e a detergenti; il rilascio di fibre nel lavaggio degli indumenti; i pellet usati nella produzione di materiali plastici; quelle prodotte dall’abrasione dei pneumatici o dalle vernici usate per dipingere sull’asfalto la segnaletica stradale. L’indagine di Altroconsumo si è concentrata su sale da cucina, cozze e gamberi. Non sono stati scelti pesci, perché le microplastiche rimangono circoscritte al tratto intestinale, che è una parte che normalmente non si consuma. (ANSA dell’8 giugno 2018, ore 15:40)
COSENZA – Una giornata per promuovere anche la “lotta alla plastica monouso“, già protagonista di molte iniziative in Europa e nel mondo. Istituita dalle Nazioni Unite nel 1974, la Giornata Mondiale dell’Ambiente vede i Paesi di tutto il mondo impegnati in iniziative a sostegno del nostro patrimonio ambientale: campagne di pulizia collettiva, sensibilizzazione nelle Università, nei supermercati e nello sport. A questo proposito si stima che nel Mediterraneo, secondo dati di Legambiente, ci sono 58 rifiuti per ogni km quadrato, per il 96% di plastica e in Italia ogni 100 metri di spiaggia si trovano in media 620 rifiuti, all’80% di plastica. Lo slogan della giornata è stato “Sconfiggi l’inquinamento da plastica. Se non puoi riusarlo, rifiutalo”. Ciò dovrà avvenire naturalmente attraverso la sensibilizzazione delle persone all’uso e alla ricerca di materiali alternativi e più ecologici rispetto alla plastica monouso. In occasione di tale Giornata, l’Associazione Culturale “Le Muse” di Cosenza ha organizzato un evento – dibattito che la visto la partecipazione di Enrico Marchianò, Presidente Club per l’Unesco di Cosenza, Pino Boccia, coordinatore dell’Associazione VAS per Cosenza e Rende, Emilia Sicilia Docente di Chimica Unical. Il dibattito è stato introdotto da Myriam Peluso, presidentessa dell’Associazione Culturale, che ha spiegato le motivazioni ecologiche che sono alla base di una manifestazione che vede coinvolti tutti quei paesi che producono ingenti quantità di plastica che costituiscono un pericolo per la salvaguardia del pianeta. Prima del dibattito è intervenuta la giornalista Francesca Mazzotti che ha recitato alcune poesie della poetessa brasiliana Marcia Theopilo, antropologa da anni impegnata in battaglie ecologiste nel suo paese, membro dell’Accademia mondiale di Poesia e testimonial della Biodiversità per la Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO. È seguito, poi, l’intervento di Enrico Marchianò, Presidente Club per l’Unesco di Cosenza, che ha ricordato che ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica vengono riversati negli oceani, soprattutto dai paesi emergenti di Asia, Africa ed America […]