La pandemia sta mettendo in pericolo un fondamentale ruolo delle api: l’impollinazione

 

II lockdown e la chiusura delle frontiere decisa da diversi Stati del mondo per fermare la pandemia di coronavirus sta minacciando anche la produzione apicola, e di conseguenza le coltivazioni che dipendono dall’impollinazione a cui contribuiscono in maniera decisiva le api.

Come ricorda il Financial Times gli agricoltori di tutto il mondo che coltivano frutta, verdura e noci fanno affidamento sulle api per impollinare le loro colture.

In molti casi gli insetti vengono trasportati su camion attraverso le aree agricole, o vengono lasciati in un’area determinata, ma ora non possono viaggiare liberamente.

Un terzo del nostro cibo dipende dall’impollinazione delle api. La produzione di tali raccolti potrebbe essere compromessa “, è stato l’allarme lanciato da Norberto Garcia di Apimondia, la federazione internazionale di apicoltori.

In Europa, dove ora agli apicoltori nella maggior parte dei casi è consentito muoversi all’interno dei confini nazionali, in alcuni Paesi come la Grecia non possono percorrere grandi distanze per cui anche gli sciami potrebbero essere a rischio.

In alcuni casi le api moriranno di fame“, ha dichiarato Fani Hatjina dell’Istituto ellenico di apicoltura.

Gli agricoltori nel Regno Unito fanno affidamento sul rifornimento delle loro colonie con le api dell’Europa meridionale, ma le importazioni sono diventate difficili, ha denunciato Luke Dixon di Urban Beekeeping, che si occupa degli alveari a Londra e dintorni.

A suo avviso i problemi logistici e burocratici stanno creando gravi impedimenti al lavoro.

(Articolo pubblicato con questo titolo il’8 maggio 2020 sul sito online “Agrifood Today”)

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