L’Italia ha designato altre 8 Zone speciali di conservazione (Zsc). Si trovano in Piemonte e appartengono alla regione biogeografica alpina. Con un decreto del Ministero dell’Ambiente – pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri – il nostro Paese ha determinato le misure di conservazione, gli obblighi, i criteri di gestione per la Val Viera e le Cime di Fopel, il Motto di Livigno – Val Saliente, la Valle Alpisella, le Cime di Plator e il Monte delle Scale, la Valle di Fraele, la Valle del Braulio – Cresta di Reit , la Val Zebru’ – Gran Zebru’ – Monte Confinale, la Valle e Ghiacciaio dei Forni – Val Cedec – Gran Zebru’ – Cevedale. Con il decreto vengono definiti in modo particolare e specifico per ciascuna area le misure di conservazione generali e sito-specifiche che sono conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali e delle specie presenti nei siti. Sono designate le misure necessarie per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie e la perturbazione delle specie per cui le zone sono designate. La regione biogeografica alpina è una delle nove regione in cui è diviso il territorio Ue. Una suddivisione avvenuta in base a determinate caratteristiche ecologiche omogenee. Le regioni, infatti, riproducono la schematizzazione spaziale della distribuzione degli ambienti e delle specie raggruppate per uniformità di fattori storici, biologici, geografici, geologici, climatici. Tutte le regioni (boreale, atlantica, continentale, alpina, mediterranea, macaronesica, steppica, pannonica e la regione del Mar ) sono state istituite dalla direttiva habitat (92/43/Cee) allo scopo di proteggere le aree naturali e le specie che qui si trovano. La direttiva, infatti ha come scopo quello di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatiche. Tanto che stabilisce una serie di misure per […]