La Cgil nazionale ha presentato ieri a Roma la ‘Piattaforma integrata’, ovvero una vertenza multilivello per tenere insieme tutela dell’ambiente, legalità e creazione di lavoro. Un’iniziativa che parte da una consapevolezza radicata. La fase storica attuale è attraversata da due profonde transizioni: quella ambientale e quella tecnologica, che incideranno profondamente nei modelli di vita, nell’economia e inevitabilmente nel lavoro, e che dunque dobbiamo imparare (rapidamente) a gestire. Ed è questa una sfida, secondo la Cgil, che possiamo vincere solo con un’azione integrata che tenga assieme sviluppo, ricerca di piena occupazione, rispetto del pianeta e diritti umani. «Troppo spesso – spiegano dal sindacato – gli obiettivi ambientali sono stati contrapposti al lavoro: crediamo invece che una sintesi non solo sia possibile ma sia necessaria per tutelare l’ambiente dove viviamo e la salute di lavoratori e cittadini». Da qui la consapevolezza che «lo sviluppo sostenibile è un nuovo orizzonte per l’azione contrattuale», e dunque la spinta verso la Piattaforma presentata a Roma. La Cgil promuove in sostanza la definizione di una strategia ambientale nazionale integrata (acqua, aria, terra) che vada oltre alle dichiarazioni di intenti e definisca obiettivi concreti, pianificazione, azioni e investimenti necessari per rispettare gli obiettivi dell’Onu per lo sviluppo sostenibile al 2030: la scrittura della Strategia nazionale ambientale integrata (Snai) dovrà seguire – argomentano dal sindacato – un percorso di partecipazione democratica con il pieno coinvolgimento delle istituzioni regionali e locali, delle parti sociali, della società civile, delle comunità. Un passo fondamentale dunque verso la cosiddetta “giusta transizione”, ovvero quel processo economico che produce i piani, le politiche e gli investimenti per determinare un futuro in cui tutti i lavori sono sostenibili e dignitosi, le emissioni nette sono azzerate, la povertà è eradicata e le comunità sono fiorenti e resilienti. Anche in Italia. Lo spunto originario rimane il […]