Sono convinto che stiamo precipitando in una fase molto oscura della nostra storia, dove si sono perdute ragione, coscienza e consapevolezza, solidarietà e umanità . Sono le risposte che ho sentito venir fuori da quella gente di Rosarno, sull’uccisione di quel sindacalista immigrato (MI FA SCHIFO IL TERMINE DI COLORE) che mi fanno temere il peggio. Quella gente descolarizzata, abbandonata a se stessa preda di squali della politica, di cui Salvini è solo l’ultimo degli epigoni: poveracci che convivono con drangheta e ignoranza, che ravvisano come nemico gente più povera e reietta di loro, che oggi in Italia sono gli schiavi, perché uno che lavora 20 ore al giorno per due euro, sotto il sole o sotto la pioggia, nel caldo torrido o nel freddo ha un solo nome: SCHIAVO. Non stanno, sia ben chiaro solo a Rosarno, sono sparsi per tutte le regioni d’Italia, anche in quelle del nord che si ritengono più civili. Provocatoriamente m piacerebbe che tutti gli immigrati se ne andassero dall’Italia e che Salvini, neo ministro degli interni, rendesse ancora più restrittiva la Bossi-Fini, così a lavare il culo ai nostri anziani, a raccogliere i pomodori, a lavare i cessi, a scaricare le cassette di frutta nei mercati e a fare i lavori più umili e pericolosi, insomma a fare i peggiori lavori, peggio pagati e non assicurati, ritornassero i validi e volenterosi padani, gli attivi giovanottoni italiani, i solerti e pacifici uomini e donne nostrani. Mi piacerebbe che andassero via, nei loro paesi dai quali scappano per fame, così che la gente per strada non sarebbe più aggredita e violentata da una criminalità fatta di tunisini e magrebini, ivoriani e polacchi e ucraini, ma solo da ragazzotti veneti, con la terza media, che massacrano i genitori per mangiarsi i loro soldi di industrialotti, i […]