Uno degli impegni che la nostra agricoltura si è preso è quello di porsi al servizio della società offrendo strutture e personale per attività d’inserimento di persone disabili, in difficoltà sociale, fisica e psichica, prestazioni e servizi che affianchino e supportino le terapie psicologiche e riabilitative anche attraverso l’ausilio di animali, nonché iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e scolare quali le fattorie didattiche, gli agrinidi e agriasili, i centri estivi, i doposcuola e i momenti di incontro tra genitori e figli con percorsi di educazione ambientale e alimentare. L’azienda agricola, quindi, non più solo produttiva, che rimane comunque il primo obiettivo, ma aperta alla comunità locale e alle sue crescenti esigenze. Gli agrinido e gli agriasilo, seppur ancora pochi ma in crescita specie al nord (la Coldiretti ne conta una quarantina in tutta Italia), sono tra i servizi più ricercati dalle famiglie: basti pensare che nel nostro Paese meno di un quarto dei bambini tra i 9 e i 24 mesi trovano posto nei servizi per la prima infanzia. FATTORIA CASA MIA DI PESCANTINA, in provincia di Verona, è stata la prima azienda agricola in Italia che ha creduto in questa opportunità di mettersi al servizio della comunità locale realizzando un agrinido. Il tutto ha inizio nel 2008 quando Marcella Alberini, insieme al marito Giovanni Zampini, dà vita a un servizio per la prima infanzia inserito in un contesto agricolo pienamente in attività. Oggi sui tre ettari che compongono l’azienda – che produce con il metodo biologico pesche, susine, kiwi e uva da vino – è normale incontrare bambini che con palette alla mano sistemano piantine nell’orto, oppure che prendono confidenza con un pony o con le galline. A DIRE VERO IL PRIMO ABBOZZO di micro-asilo in campagna sboccia nel 2004 con la nascita della seconda […]