Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Claudio Di Giovannantonio, dirigente Area Tutela Risorse e Vigilanza sulle Produzioni di Qualità ARSIAL – Regione Lazio In Italia la sottovalutazione delle nuove norme fitosanitarie UE minaccia di bloccare sia l’emersione delle risorse a rischio di erosione genetica, vanificando la loro transizione ad una dimensione di mercato, sia le migliaia di risorse vegetali autoctone, già iscritte ai Registri varietali e pertanto soggette a nuove normative fitosanitarie, incompatibili con la conservazione della loro variabilità genetica. La nuova normativa fitosanitaria UE Il 14 dicembre 2019, a tre anni dalla sua adozione, è entrato in vigore il Reg 2016/2031 UE che innova radicalmente la normativa fitosanitaria; il 10 dicembre 2019, con la pubblicazione del relativo Reg. 2019/2072 di esecuzione (1) , è stato completato il quadro delle norme fitosanitarie che, nel dettare le misure contro gli organismi nocivi, innovano radicalmente le condizioni per l’immissione in commercio delle risorse vegetali iscritte ai Registri varietali. Di particolare importanza, tra le recenti modifiche, le previsioni recate dall’allegato IV, in virtù delle profonde implicazioni che avranno sulle risorse genetiche autoctone: ai fini della commercializzazione del seme e del materiale di propagazione “standard” viene introdotta una soglia di tolleranza pari a zero per numerosi organismi nocivi non soggetti a misure di quarantena, soglia in precedenza vigente per il solo materiale certificato, derivante da selezione varietale. L’elemento di assoluta criticità recato dalla nuova normativa è insito nel fatto che l’obbligo del risanamento fitosanitario, in particolare da batteriosi e virosi, presuppone necessariamente un lungo processo di selezione, che dovrebbe essere attivato per oltre il 90% delle migliaia di risorse genetiche vegetali italiane, varietà finora commercializzate come materiale standard, con la più ampia base genetica anche se mai risanate. Di fatto viene immolata la variabilità genetica sull’altare della sicurezza fitosanitaria, non nei confronti dei patogeni da quarantena, […]