Europarlamento dice ok a libera scelta stati su Ogm

Immagine.No OGM in Italia (ANSA, ore 14,51 del 13 gennaio 2015) – Via libera finale dell’Europarlamento alla direttiva che consentirà ai Paesi membri dell’Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm) sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo.

La nuova normativa sulla coltivazione degli ogm è stata approvata dall’Assemblea di Strasburgo con 480 voti a favore, 159 contrari e 58 astensioni.

Dopo quattro anni di difficili negoziati, il compromesso finale fra Commissione europea, Consiglio Ue e Europarlamento è stato raggiunto durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue.

Il punto di novità europeo sugli Ogm è molto importante e si iscrive tra i successi del semestre di presidenza italiana Ue, non era scontato che andasse a finire così” ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, rilevando che “l’Italia fa bene a lavorare oltre il tema ‘Ogm sì Ogm no’, confermando la non coltivazione perché il nostro modello agroalimentare ha bisogno di posizionarsi sulla distintività”.

 Immagine.Maurizio Martina

Maurizio Martina

”In Italia – aggiunge Martina – rinnoveremo il divieto di coltivazione del mais Mon810 e proprio nei prossimi giorni ci confronteremo con i ministri Lorenzin e Galletti per procedere”.

Martina precisa che l’accordo raggiunto con il Parlamento Europeo ha migliorato il testo approvato in prima lettura dal Consiglio europeo nel giugno scorso sotto tre aspetti rilevanti.

Il ministro si riferisce alle valutazioni sui rischi ambientali e sanitari, di competenza dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che dovranno essere aggiornate ogni 2 anni per tener conto del progresso scientifico e del principio di precauzione, pilastro del diritto ambientale internazionale; gli Stati Membri possono chiedere, tramite la Commissione europea, alle imprese produttrici di Ogm, di escludere i loro territori dal novero dei Paesi nei quali intendono chiedere l’autorizzazione europea alla coltivazione, una fase di negoziato con le imprese che non è più obbligatoria, con gli Stati che potranno decidere di passare direttamente al divieto di coltivazione per le motivazioni indicate nella Direttiva; gli Stati Membri, prima di introdurre il divieto di coltivazione, dovranno comunicare il relativo provvedimento alla Commissione europea e attendere 75 giorni per il parere, ma durante questo periodo di attesa gli agricoltori non potranno comunque procedere alla semina dei prodotti interessati dall’ipotesi di divieto.

”Si Europarlamento a direttiva per libertà Stati su coltivazione Ogm. Grande risultato Italia, risposta a chi parla di Semestre improduttivo” ha commentato su twitter il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

Fidenato, Fvg non è free, presto semineremo ancora.

Il Friuli Venezia Giulia non è assolutamente Ogm free come ha trionfalmente annunciato il vice presidente della Regione Fvg Bolzonello: nelle prossime settimane procederemo all’ennesima semina di Mon 810, questa volta utilizzando delle serre“.

Lo ha annunciato il leader di Agricoltori Federati, Giorgio Fidenato, precisando che “la norma regionale cozza contro l’ordinamento europeo e la scelta fatta dalla Ue“.

 Immagine.Giorgio Fidenato

Giorgio Fidenato

La Regione si prepari – ha ammonito Fidenato – la comunicazione preventiva alla semina di Ogm è già pronta ad essere inviata alle autorità competenti e stavolta non sarò soltanto io a procedere con questo tipo di sementi Ogm“.

La Via (Ncd), ora flessibilità e certezza giuridica

Con la nuova legislazione abbiamo assicurato flessibilità e certezza del diritto, dando ascolto ai nostri cittadini e alle loro esigenze, visto che quello degli Ogm è un tema molto sensibile e su cui c’è un forte dibattito nell’opinione pubblica“.

Così Giovanni La Via (Ncd/Ppe), presidente della commissione Ambiente dell’Europarlamento, commenta l’ok dell’Assemblea di Strasburgo alla nuova direttiva europea sulla coltivazione degli Ogm.

 Immagine.Giovanni La Via

Giovanni La Via

Quello di oggi è un accordo che aspettavamo da tempo, arrivato dopo un lungo negoziato” afferma La Via, secondo cui il compromesso raggiunto “rappresenta l’unico accordo possibile, e come ogni buon compromesso lascia un po’ di amaro in bocca a tutte le parti coinvolte” .

Il presidente della commissione ambiente dell’Europarlamento ringrazia poi il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti “che ha guidato la fase decisiva del negoziato per il Consiglio“, e la relatrice, la collega belga Frederique Ries “per il lavoro svolto per il Parlamento“.

 

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