Su questo stesso sito il 20 novembre 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Timpa di Acireale. Soldi pubblici per un’opera inutile, che distruggerebbe eccezionali formazioni geologiche”, che dava notizia della denuncia di Roberto De Pietro, componente di Legambiente Catania.( http://www.vasonlus.it/?p=9032) È lo stesso Roberto De Pietro che ci fa ora sapere del buon esito della vicenda con il seguente articolo pubblicato il 6 marzo 2015 su “Eddyburg” con questo titolo e la seguente premessa: «L’Amministrazione comunale di Acireale ha dovuto riconoscere l’enorme danno ambientale che sarebbe derivato dalla realizzazione dell’opera e si è attivata per realizzare, con le somme per essa previste, un intervento alternativo e non dannoso». Un lieto fine per i basalti colonnari sommersi di Grotta delle Colombe, affioranti in una parte dell’imponente falesia basaltica nota come Timpa di Acireale, che si estende sulla costa orientale della Sicilia, circa 10 km a nord di Catania. È stato infatti accantonato il progetto ideato dal Comune di Acireale che, come era stato riportato lo scorso 11 novembre qui su Eddyburg, col presunto scopo di evitare l’erosione costiera, avrebbe sepolto queste straordinarie formazioni geologiche. L’amministrazione comunale di Acireale ha infatti riconosciuto l’enorme danno ambientale che sarebbe derivato dalla realizzazione dell’opera e si è attivata per promuovere, con le somme per essa previste, un intervento alternativo. Così l’impegno di Legambiente che, anche mediante il ricorso all’autorità giudiziaria e il sostegno di autorevoli studiosi, di amanti del mare e dei pescatori locali, si era posta l’obiettivo di evitare che quell’assurdo progetto si concretizzasse è stato alla fine premiato. Questa assai travagliata vicenda, conclusasi, a differenza di tante altre, positivamente, consente di trarre alcune conclusioni e può fornire nuovi stimoli. È sconfortante che in un periodo di crisi economica e in una regione come la Sicilia, nella quale, per vari motivi, sarebbe […]