Il Wwf ha chiesto di fermare definitivamente tutte le centrali a carbone italiane entro il 2025 con una grande nuvola simbolica di CO2 che ha attraversato il centro di Roma con circa 1000 palloncini neri con la scritta Stop Carbone per rendere visivamente la quantità di CO2 emessa in una sola frazione di secondo da una centrale a carbone come quella di Brindisi o di Civitavecchia, vale a dire circa 400 kg di CO2. La manifestazione, partita dalla sede romana del Wwf, si è mossa per le strade centrali di Roma, passando per il ministero dello sviluppo economico in Via Veneto, Piazza Barberini, via Del Corso e Montecitorio, dove l’associazione ambientalista ha fatto il punto con la stampa. Gli attivisti del Panda hanno spiegato che «in un secondo, centrali come quelle di Brindisi e Civitavecchia emettono una quantità di CO2 pari a quella prodotta, sempre in un secondo, da circa 130.000 auto in movimento. Con questa iniziativa il Wwf chiede attenzione rispetto alle scelte energetiche del Paese. Il Governo nelle prossime settimane pubblicherà la Strategia energetica nazionale, con la quale si deciderà la traiettoria energetica dell’Italia per almeno i prossimi 20 anni. Per la prima volta si sta prendendo in esame la possibilità di una chiusura delle centrali a carbone, ma nella proposta del Governo si delineano gli scenari senza operare una scelta chiara e, quindi, la data effettiva dello stop». Secondo il Wwf Italia, «la chiusura deve avvenire entro il 2025, in linea con altri Paesi europei, dicendo addio ad una fonte fossile causa in Italia di circa 8 morti a settimana e di una spesa sanitaria annua calcolata di 1,4 miliardi di euro. Chiudere l’era del carbone è una scelta non più rinviabile, fondamentale sia per le politiche climatiche che per tutleare la salute dei cittadini». Online […]