La folle teoria su Greta che viaggia nel tempo: “In quella foto del 1898 sembra lei”

 

E SE Greta fosse venuta dal passato per avvertirci dei cambiamenti climatici che sconvolgeranno il Pianeta?” si chiede un utente su Twitter.

Forse ha viaggiato nel tempo per salvarci” aggiunge un altro.

E’ lei, è davvero lei, dopo 120 anni è tornata” rincara la dose un terzo.

Mentre Greta Thunberg sta viaggiando ”contro” il tempo, per arrivare in barca dall’America a Madrid e per continuare ad avvertirci di un cambiamento climatico che avanza velocemente, da qualche ora in rete si stanno scatenando invece folli teorie sulla capacità della giovane svedese di “viaggiare nel tempo”.

In anni di terrapiattismo e fantascienza è bastata infatti una sola fotografia a trasformare in pochi minuti la figura di Greta da paladina dell’ambiente contro la crisi climatica in una sorta di “messia” arrivata ai giorni nostri con una “macchina del tempo” per avvisarci della “fine della Terra”, come si legge nei post di alcuni cospirazionisti.

Tutta colpa, in realtà, di una antica fotografia datata 1898 e scovata dall’archivio online della University of Washington Libraries.

Nella didascalia si legge: “Three children operating rocker at a gold mine on Dominion Creek, Yukon Territory“, sono i tre bambini immortalati mentre lavorano come minatori alla ricerca di oro.

La somiglianza della bambina in primo piano con Greta balza subito agli occhi.

La foto, scattata da Eric A.Hegg, è in bianco e nero ma il volto della ragazzina, con il capo coperto e le trecce lungo le sue spalle, risulta davvero impressionante.

E’ stata scattata 121 anni fa, ma se isolata dal contesto potrebbe sembrare una immagine odierna di Greta.

Ma oltre a risultare negli archivi della University of Washington Libraries, l’immagine cercata su Google Image trova conferma in altre “copie” analoghe, rimandando a 3.170.000.000 risultati (in continua crescita, data l’attenzione delle ultime ore) che mostrano le stesse caratteristiche.

E non è neppure l’unica nella storia dell’America a cavallo del secolo.

Nel frattempo però in Rete si sprecano congetture di ogni tipo che lasciano spazio a una fervida immaginazione: quella che va per la maggiore è che Greta abbia usato una macchina del tempo per venire ad avvisarci oggi, 121 anni dopo, degli imminenti pericoli legati al cambiamento climatico in corso.

Nessun commento finora da parte della protagonista in questione, Greta, che sta attraversando l’Atlantico in direzione della Spagna a bordo della barca vela di Le Vagabonde, accompagnata da una famiglia australiana.

Per lei si tratta di un viaggio sicuramente più importante di quello nel tempo ipotizzato dalla Rete: deve arrivare entro il 2 dicembre a Madrid per partecipare ai lavori del Cop25, summit fondamentale per decidere le strategie climatiche del futuro e confermare gli accordi di Parigi.

Lì, probabilmente, Greta ricorderà ancora una volta la necessità di un impegno immediato per ridurre le emissioni e i gas serra a beneficio della salute del Pianeta.

Gli stessi ragazzi di Fridays For Future ribadiranno il concetto con due grandi scioperi per il clima previsti per il 29 novembre e il 6 dicembre.

Due nuove manifestazioni internazionali perché, come ci ricorda Greta, la nostra è una corsa contro il tempo: abbiamo ancora undici anni per ridurre le emissioni ed abbandonare i combustibili fossili, prima che sia troppo tardi. Se non ci riusciremo anche l’ipotetico viaggio di una ragazzina “venuta dal passato per avvertirci”, come sognano i più fantasiosi, risulterebbe del tutto  inutile.

(Articolo di Giacomo Talignani, pubblicato con questo titolo il 20 novembre 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

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