«Mangiare è un atto agricolo», scriveva Wendell Berry, ricordandoci come tutto il cibo, anche il più sofisticato, venga da un processo agricolo integrato, anche se la produzione industriale ce ne fa talmente allontanare da renderlo invisibile. È quello che avviene dietro alle porte chiuse degli allevamenti intensivi, in cui il consumatore è tenuto all’oscuro di un’attività un tempo governata dalla ritualità collettiva e da molti tabù, estrapolata dal suo ciclo, nel maldestro tentativo dell’uomo di crescere animali al di fuori e al di là del loro ambiente naturale. Il post Covid ha aperto con forza il discorso sull’insostenibilità di un modello che, insieme all’agricoltura industriale per sostenerlo, è responsabile della maggior parte delle emissioni globali di gas serra, di deforestazione e di pericolose concentrazioni animali che favoriscono il diffondersi di patogeni. Ma se il consenso è almeno apparentemente corposo rispetto alla necessità di un cambio di rotta, come espresso anche nella strategia della Commissione Europea «Farm to Fork» per un sistema basato, tra le altre cose, su un ridotto consumo di carne e prodotti lattiero-caseari, rimane ancora difficile immaginare nella pratica l’allevamento sostenibile. UNA RISPOSTA CONCRETA arriva dalle realtà che in Italia hanno fatto da pioniere in questo campo, soprattutto nell’allevamento dei bovini. Nella fattoria Lama Grande, per esempio, sull’appennino tosco-emiliano, le mucche di pezzata rossa italiana convivono con le razze rustiche tedesche e austriache, scelte perché meno sottoposte a selezione, nell’ottica che un’eccessiva specializzazione, non prevista in natura, non sia mai vantaggiosa. La confortevole stalla con travi in legno che sorreggono i pannelli per il fotovoltaico, nei cui giacigli di paglia le mucche si adagiano per riposare all’ombra, ha l’ingresso sempre aperto sui pascoli, permettendo agli animali di muoversi liberamente. «Le mucche sono ruminanti, sono nate per mangiare erba e fieno, ma negli allevamenti convenzionali vengono nutrite in gran […]