Sono 598 i comuni italiani Rifiuti Free, quelli dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo all’anno. E se sono 51 in più dello scorso anno, è anche vero che la crescita maggiore è avvenuta nel Centro-Sud. I comuni rifiuti free del Sud Italia sono passati da 84 a 122 e ora rappresentano il 20,4% dei comuni in graduatoria. Il merito di questa rimonta è, soprattutto, dell’Abruzzo, che porta i comuni virtuosi da 15 a 38 (con un balzo dal 5 al 12% sul totale dei comuni della Regione), della Campania che sale da 23 a 36 comuni (dal 4 al 7%) e della Sicilia che passa da uno a otto comuni (da 0 a 2%), tra cui Misilmeri (Palermo) con oltre 30mila abitanti. Questi i numeri principali di Comuni Ricicloni 2020, l’indagine presentata oggi, durante la seconda giornata del talk show online EcoForum sull’Economia circolare dei rifiuti, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club. I DATI DELL’INDAGINE – I comuni del Centro rappresentano il 6,5% del totale dei Comuni in classifica e il Nord per la prima volta scende dal 77% al 73,1% (anche se registra un incremento in numeri assoluti). La Lombardia cresce di 22 comuni (da 85 a 107). Tra i capoluoghi di provincia sono solo quattro le città che rientrano nei parametri dei Comuni Rifiuti Free: Pordenone, Trento e Treviso in testa, seguiti da Belluno. Il Veneto resta la Regione con il numero più elevato di Comuni rifiuti free: sono 168, il 30% del totale. Seguono il Trentino-Alto Adige con 78 comuni (28%), due in più rispetto al 2019 che lo aveva visto in forte crescita, e il Friuli-Venezia Giulia, che con 48 comuni rimane a quota 22%. Poi l’Abruzzo e il Molise che passa da nove a 13 comuni (dal 7% al 10%). IL DIVARIO CHE RESTA E I NUOVI OBIETTIVI – Secondo gli ultimi dati Ispra disponibili (2018), nel complesso in Italia […]