Il sindaco di Milano Giuseppe Sala dichiara guerra allo smog. Con il blocco totale del traffico previsto per domenica 2 febbraio, ma anche con una crociata al riscaldamento che inquina e, in particolare, contro le caldaie a gasolio. E se per l’assessore lombardo all’Ambiente Raffaele Cattaneo, lo stop alle auto è “un esempio di demagogia in salsa green”, mentre più utile sarebbe proprio “sostituire le caldaie che hanno più di quindici anni”, per la onlus Cittadini per l’Aria quello dell’assessore regionale è un tentativo di “spostare l’attenzione da un tema centrale, come quello del traffico, che però allontana gli elettori. Il blocco di domenica è un provvedimento certamente insufficiente – spiega la onlus – ma necessario”. D’altro canto, un recente progetto del costruttore di caldaie Vaillant e dell’Università di Milano ha rivelando che ogni italiano produce in media ogni anno 5 tonnellate e mezza di CO2: oltre un terzo dai trasporti, un altro terzo dall’alimentazione e dai rifiuti, il resto dal riscaldamento (25%) e illuminazione ed elettrodomestici (5%). LA CROCIATA DI SALA – Sul fronte del riscaldamento, nei giorni scorsi il sindaco di Milano ha così chiesto al ministro Costa di cambiare il modello con cui si finanzia il cambiamento delle vecchie caldaie. Poi, a margine di un appuntamento pubblico, ha annunciato: “La prossima cosa che proporrò da assessore alla Transizione ambientale, più che da sindaco, in giunta e all’interno del Piano dell’aria che porteremo in Consiglio comunale è di dichiarare fuorilegge le caldaie a gasolio dall’inverno del 2023. Ormai siamo arrivati a questo zoccolo duro di circa 1500 condomini che non la cambiano”. Sala ha già previsto di incontrare, la prossima settimana, gli amministratori condominiali per capire cosa si può fare. “Oggi il governo dice che finanzia fino al 60%, si però in 10 anni in sgravi fiscali – ha detto Sala nel corso della trasmissione radiofonica Deejay chiama Italia – per cui la gente non lo sente. Ho detto al ministro che sarebbe meglio mettere il 25-30%, ma subito”. LEGNA E PELLET – Nel dibattito è intervenuta anche ‘L’Italia che Rinnova’, che unisce l’intera […]