DI CLAUDIA MESCHINI, METROPOLITANO IT, 15 APRILE 2022 Venezia: l’isola di San Giacomo in Paludo pronta al riscatto Condividi l’articolo:Share on FacebookShare on TwitterShare on E-MailShare on WhatsAppShare on Telegram Mostre ed esposizioni multisciplinari, attività di ricerca botanica e per la sostenibilità ambientale e le energie alternative, spazio serra con giardino aperto al pubblico, residenza d’artista.Un’oasi veneziana di tranquillità tra acqua e verde.E’ il destino dell’isola di San Giacomo in Paludo, nella laguna centrale, a metà strada fra Murano e Burano, un’isola “privatizzata” che manterrà anche una fruizione pubblica.Piccola e raccolta (poco più di un ettaro), San Giacono in Paludo è stata venduta nel febbraio 2020 dalla Cassa Depositi e Prestiti, ad Agostino Re Rebaudengo, presidente e fondatore di Asja, azienda che si occupa di energie rinnovabili.Aggiudicatosi l’isola, Re Rebaudengo, ha richiesto e ottenuto le autorizzazioni per l’avvio dei lavori urgenti e necessari al recupero dell’isola. Una “gestione familiare” che si apre al pubblico Proprio in questi giorni sono potute iniziare le operazioni di pulizia dei rovi e di realizzazione delle opere di urbanizzazione: acqua, gas, energia elettrica, fognature.“San Giacomo in Paludo diventerà un luogo d’incontro per ricercatori e artisti di tutto il mondo“, afferma Re Rebaudengo, che ha coinvolto nelle attività di valorizzazione dell’isola anche la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, presieduta dalla moglie Patrizia Sandretto, che si occuperà delle attività culturali. San Giacomo in Paludo La storia di San Giacomo in Paludo inizia nel lontano 1046, quando il Doge Orso Partecipazio Badoer concesse a Giovanni Trono di Mazzorbo la proprietà di questo luogo, al tempo paludoso, affinché vi edificasse un monastero dedicato a San Giacomo Maggiore Apostolo.L’obiettivo era offrire ricovero e rifugio sicuro ai naviganti sorpresi dalla tempesta in laguna aperta ed ai pellegrini di passaggio.Dopo circa un secolo, nel 1238, il convento passò alle monache cistercensi che vi rimasero fino al 1440 per poi trasferirsi nell’abbazia di Santa Margherita di Torcello.Nel 1456, a causa di un’epidemia di peste, furono temporaneamente spostati in isola i lebbrosi provenienti da San Lazzaro (ora […]
Isola di San Giacomo in Paludo
Articolo pubblicato con questo titolo il 4 marzo 2015 su “La Nuova di Venezia e Mestre”. VENEZIA. Anche l’isola di San Giacomo in Paludo ora «rischia» di essere trasformata nell’ennesimo albergo di lusso lagunare. Il Consiglio di Stato ha infatti capovolto la sentenza del Tar, che aveva riconsegnata l’isola – di proprietà del Demanio e ora acquistata dalla Cassa Depositi e Prestiti proprio per trasformarla a fini turistico-ricettivi – all’Associazione Verdi Ambiente e Società (Vas), che l’aveva in concessione dal 1999. Per i giudici del Tar si trattava di beni del Demanio marittimo, destinati a fini sociali e dunque l’isola andava riconsegnata ai concessionari sino al 2020. Ora il Consiglio di Stato l’ha restituita nella piena disponibilità della Cassa Depositi e Prestiti perché i Vas – a suo giudizio – non avrebbero rispettato il contratto di concessione e non avrebbero gestito l’isola nel modo migliore. «Siamo profondamente amareggiati – commenta il presidente dei Verdi, Ambiente e Società Guido Pollice – e le motivazioni con cui il Consiglio di stato ci ha dato torto sono inesistenti. L’isola è stata data in concessione a Vas in stato di abbandono e ora è recintata, bonificata e fruibile. Comunque ricorreremo in Cassazione perché non vogliamo dare respiro a chi intende promuovere operazioni speculative che apporterebbero l’ennesimo scempio all’isola». L’isola di San Giacomo, 12 mila ettari a metà strada tra Murano e Burano era già destinata a diventare albergo di lusso. E il Demanio aveva motivato nel suo provvedimento di revoca, annullato dal Tar, il fatto che ci fosse un interesse di molti imprenditori a «valorizzare» il bene, vendendola alla Cassa Depositi e prestiti. Ora l’operazione-hotel rischia di ripartire.(e.t.)
Comunicato Stampa Il Consiglio di Stato annulla la sentenza del TAR del Veneto che assegnava la concessione fino al 2020 dell’ Isola di San Giacomo in Paludo all’Associazione VAS dichiarazioni del Sen. Guido Pollice “Con tutto il rispetto delle sentenze, anche quando queste non riteniamo che siano giuste e fondate,” ha dichiarato il Sen. Guido Pollice presidente nazionale di VAS “siamo profondamente amareggiati per la decisione del Consiglio di Stato che ha annullato la sentenza del Tar del Veneto che di fatto sanciva l’avvenuto rinnovo della concessione a VAS fino al 2020 dell’Isola di San Giacomo in Paludo“. “Le motivazioni alcune fra le altre, di non aver rispettato il contratto e l’aver individuato criticità emerse durante il rapporto, sono inesistenti. L’Isola è stata data in concessione a VAS in stato di abbandono ora è recintata, bonificata e fruibile. Nessuno si è posto la domanda: di chi è stato il merito di salvaguardare l’Isola e permettere il recupero utile perfino alla soprintendenza dei beni archeologici e monumentali del Veneto con quattro anni di scavo? Comunque ricorreremo in Cassazione con il Prof. Daniele Granara perché non vogliamo dare respiro a chi intende promuovere operazioni speculative che apporterebbero l’ennesimo scempio all’Isola salvaguardata da Vas in tutti questi anni”. Roma 03 marzo 2015 Ufficio Stampa Associazione Verdi Ambiente e Società VAS ONLUS Corso Vittorio Emanuele II, 154 00186 Roma Tel 063608181 Storia della concessione dell’isola di S. Giacomo in Paludo L’isola lagunare si San Giacomo in Paludo è un bene appartenente al patrimonio disponibile in forza del decreto di “sclassifica” n. 616 del 1974, poi ricompreso nel demanio storico artistico in forza del decreto del Ministro per i Beni Culturali prot. n. 4499 del 25 luglio 1988. In ragione dello stato di abbandono e degrado in cui si trovava l’isola di San Giacomo […]
Su questo stesso sito sono stati pubblicati i due seguenti articoli dedicati alle ultime vicende dell’Isola di San Giacomo in Paludo che dal 30 ottobre 1998 l’associazione VAS ha in concessione, rinnovata però solo fino a giugno del 2012. Dalla concessione alla vendita diretta a trattativa privata dell’isola di San Giacomo in Paludo (laguna di Venezia) – 15 gennaio 2014 (http://www.vasonlus.it/?p=3319) VAS vince il ricorso al TAR Veneto sull’isola di San Giacomo in Paludo – 30 marzo 2014 (http://www.vasonlus.it/?p=4148) L’articolo di Roberta Brunetti pubblicato con questo titolo il 15 gennaio 2015 su “IL Gazzettino di Venezia” ci aggiorna su ciò che è accaduto nel frattempo. Quell’isola vogliono proprio venderla. E così non solo hanno impugnato la sentenza del Tar che confermava la concessione di San Giacomo in Paludo ai Vas fino al 2020, ma hanno pure inviato una bolletta salatissima a questa associazione ambientalista che ormai da quindici anni si occupa dell’isola: 27mila euro per sei mesi, contro i 6-8mila euro l’anno chiesti finora. Insomma è una guerra su tutti i fronti quella che lo Stato pare aver intrapreso per questo fazzoletto di terra in laguna nord. Poco più di un ettaro, tra Murano e Burano, ricco di storia e reperti archeologici, che i Vas – e non solo loro – vorrebbero trasformare nella porta del Parco della laguna. Ma il Demanio e la Cassa depositi e prestiti, a cui l’isola è stata ceduta un anno fa, la pensano diversamente. Vogliono fare cassa e per questo l’isola è stata inserita tra i progetti di valorizzazione già pubblicizzati sul sito della Cdp Investimenti Sgr: vi si descrive l’isola come “libera”, con una “ipotesi di valorizzazione” come “struttura turistico – ricettiva”. L’ennesimo albergo in cerca di qualche finanziatore. A questo punto bisognerà attendere il Consiglio di Stato che, dopo aver respinto […]
SOLO DOMENICA 11 MAGGIO 2014 dalle ore 11.00 alle ore 17.00 Isola “aperta” con saluto di benvenuto dei VAS e visita guidata alle 11.45 a cura di Francesca Vincenzi (fino alle 12.30 circa). Ingresso libero dalle ore 12.30 alle ore 16.00 “Isolaverta” con “selession de cicheti” (cafè, zoghi, ciàcole e qualche dolsèto). Attività gratuita (gradita l’offerta) Durata: 45′ circa Info: Associazione Vas Onlus http://www.vasvenezia.com
Con atto di indirizzo n°77/2002 la Giunta comunale di Venezia si è assunta l’impegno di fare nascere il parco della laguna nord, come parco di interesse locale ai sensi dell’art. 27 della LR 40/84. Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 99 dell’8-9 luglio 2003 è stata poi approvata l’Istituzione Parco della Laguna, organismo strumentale del Comune il cui compito è la valorizzazione ambientale e socioeconomica dell’area della Laguna Nord, attraverso la definizione e la promozione di usi compatibili con la salvaguardia delle valenze naturalistiche, archeologiche, storiche e culturali dei luoghi. Con la suddetta Variante al Piano Regolatore Generale per la laguna e le isole minori (approvata con delibera di Giunta Regionale del Veneto n. 2555 del 02/11/2010) è stato individuato Il perimetro del Parco regionale di interesse locale della Laguna Nord di Venezia all’articolo 4 delle Norme Tecniche Attuative. Il parco regionale della Laguna nord di Venezia interessa un’area di 16 mila ettari (il 30 per cento della superficie lagunare). È stato poi inserito all’interno della Carta delle Trasformabilità (tavola 4a) del Piano di Assetto del Territorio di Venezia adottato con delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 30-31 gennaio 2012. L’8 marzo 2013 è stata esaminata favorevolmente dalla Giunta del Comune di Venezia la delibera istitutiva del Parco regionale di interesse locale della Laguna Nord di Venezia che ora attende l’approvazione da parte del Consiglio comunale. Su questo stesso sito il 12 aprile 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Appello per un voto a favore del Parco della Laguna di Venezia” che riportava un comunicato congiunto di VAS e Legambiente relativo alla delibera presentata dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Gianfranco Bettin per l’istituzione del parco regionale di interesse locale della Laguna Nord di Venezia (http://vasonlus.it/?p=4232#more-4232). Gianfranco Bettin Ma la ratifica del Consiglio comunale non […]
Su questo stesso sito il15 gennaio 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Dalla concessione alla vendita diretta a trattativa privata dell’isola di San Giacomo in Paludo (laguna di Venezia)” che dava notizia che <<Il 19 novembre 2013 è stato notificato presso gli uffici giudiziari di Venezia un secondo ricorso al TAR presentato da VAS contro l’Agenzia del Demanio con la richiesta di annullamento, previa sospensiva, dell’atto del Demanio stesso che revoca la concessione dell’isola di San Giacomo in Paludo alla associazione >> (http://vasonlus.it/?p=3319). Venerdì 28 marzo 2014 il TAR del Veneto ha accolto il ricorso di VAS, che ne ha dato notizia il giorno dopo con il seguente comunicato. Isola di San Giacomo in Paludo VAS VINCE IL RICORSO AL TAR VENETO: L’ISOLA NON SARA’ UN ALTRO NUOVO ALBERGO IN LAGUNA Il TAR del Veneto ieri ha accolto il ricorso dei VAS (Verdi Ambiente e Società) che avevano impugnato il provvedimento dell’Agenzia del Demanio che non intendeva rinnovare la concessione dell’isola di San Giacomo in Paludo alla nostra associazione ambientalista inserendo la stessa all’interno della lista dei beni demaniali da mettere sul mercato a fini turistici nell’ambito del “Progetto Valori” avviato ancora dal Governo Monti. Il futuro dell’isola ubicata nella laguna nord sembrava segnato: diventare un nuovo albergo di lusso. Ma le sentenza di ieri ha evidenziato non solo le ragioni dei VAS ma ha pure dimostrato come le attività dell’associazione nell’isola fossero tutte dirette a scopi sociali e ambientali nell’intento di mantenere l’isola accessibile alla comunità veneziana . Un bene comune che doveva rimanere pubblico. Il Vas Venezia saluta con entusiasmo la sentenza, una vittoria straordinaria che permetterà ai soci dell’associazione di poter continuare nelle attività all’interno dell’isola, attività ferme da tempo anche a causa della posizione e dei provvedimenti assunti dall’Agenzia del Demanio che, nel […]
San Giacomo in Paludo è un’isola (di 12.496 m2, di cui 11.896 edificati) della Laguna di Venezia, che si trova tra Murano e Madonna del Monte, lungo il canale detto Scomenzera San Giacomo. Le prime notizie su San Giacomo in Paludo (o San Giacomo in Paluo) risalgono al 1046 quando Orso Badoer concesse a Giovanni Trono di Mazzorbo, un’ampia parte di palude per edificarvi un convento in onore di San Giacomo apostolo: l’idea era quella di creare un centro che servisse da rifugio ai pellegrini sorpresi da un temporale in laguna. Circa un secolo più tardi, il monastero fu concesso alle monache Cistercensi e ingrandito intorno al 1238: esse rimasero sull’isola fino al 1440, quando anche le ultime due suore rimaste l’abbandonarono per trasferirsi nell’abbazia di Santa Margherita di Torcello. Durante la grande peste del 1456, l’isola venne usata come lazzaretto per dare ricovero temporaneo ai lebbrosi provenienti dall’isola di San Lazzaro (degli Armeni). Nel XVI secolo vi si insediarono i frati minori conventuali: tuttavia l’isola si trovò spesso a combattere contro la decadenza e soprattutto l’erosione degli argini e più volte i monaci furono sollecitati a restaurare il complesso. Nel 1810 gli editti napoleonici soppressero il monastero che fu demolito. L’isola è stata utilizzata come postazione militare sotto la dominazione austriaca prima e poi con il regno d’Italia, per essere stata alla fine abbandonata nel 1961 come postazione militare: di ciò che ne restava il Magistrato alle Acque ha restaurato la cavana, il muro di cinta e due edifici sul lato nord-est ma lasciando il resto in completa rovina. Di proprietà demaniale, è stata sottoposta a vincolo paesaggistico con Decreto Ministeriale del 23 settembre 1960. L’isola ricade all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT 3250046 denominata “Laguna di Venezia” all’interno della quale è […]